Una notizia che potrebbe drasticamente rivoluzionare il quotidiano dei cittadini. Smartphone e comunicazione protagonisti.
Al giorno d’oggi l’utilizzo dello smartphone, tra i vari dispositivi mobili, piaccia o meno, rappresenta un qualcosa che riempie praticamente ogni momento del quotidiano di qualsiasi cittadino. L’evoluzione dello stesso strumento, nel corso degli anni, ha fatto in modo che specifiche applicazioni entrassero integralmente in quelle che possono essere definite le comuni abitudini dei cittadini. Oggi, tutto questo potrebbe subire una brusca frenata, per un semplice motivo.
Tra le app maggiormente utilizzate dagli utenti di tutto il mondo c’è senza dubbio alcuno WhatsApp. Inizialmente una applicazione legata alla possibilità di scambiare messaggi in modo assolutamente istantaneo, nel tempo diventata una piattaforma molto più complessa ed efficace. Condivisione di documenti, videochiamate e chiamate audio, condivisione della posizione, servizi specifici utilizzabili e tanto altro ancora. WhatsApp, però, a detta di molti, potrebbe presto smettere di funzionare.
Una serie di precise indicazioni in merito allo stesso funzionamento e dunque relative alla vita stessa di WhatsApp, circolano in rete, ma non solo, da molti anni. Al centro di tutto ci sarebbe la possibilità di una vera e propria rivoluzione, legata alla modifica dei termini di condizione della stessa applicazione. In questo caso, dunque, entra in scena una specifica regolamentazione che potrebbe portare non pochi utenti ad abbandonare questo specifico strumento di messaggistica istantanea e non solo.
Tutto nasce dal GDPR, il regolamento europeo per la protezione dei dati personali. Nel caso specifico per gli utenti del nostro paese non dovrebbero esserci grandi differenza, in vista di nuove decisioni da parte dell’azienda Meta, che di fatto gestisce l’app. Quello che però fa molto pensare gli utenti e non solo è quanto apparso tra le Faq del sito di WhatsAapp. Attraverso la piattaforma web è infatti possibile leggere che nel caso in cui un utente non accetti i termini di utilizzo indicati, si potrebbe assistere al blocco stesso dell’app.
Tutto gira, insomma, intorno alla sicurezza delle informazioni condivise attraverso WhatsApp. Il regolamento europeo impone nella tutela dei cittadini specifiche condizioni per consentire un utilizzo dei vari servizi che possa quindi proteggere la privacy degli utenti. L’azienda a questo punto lancia quelli che sono i suoi termini di utilizzo, spingendo in una specifica direzione. La decisione finale, quindi, dovrebbe alla fine spettare allo stesso “consumatore finale”. Accettare e continuare a utilizzare la piattaforma, oppure rifiutare e rischiare di vedersi bloccata l’app.
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