Negli ultimi tempi si è parlato molto sui media delle pellicole privacy per lo smartphone. Ce ne sono di due tipi, ecco che differenza c’è.
La non particolarmente edificante saga che ha visto coinvolti l’ormai ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice-influencer Maria Rosaria Boccia si è arricchita anche di dettagli hi-tech oltre che, va da sé, di quelli legati agli aspetti più pruriginosi della vicenda: dai Ray-Ban Stories, gli “occhiali spia” con telecamera incorporata usati per filmare, fino alla pellicola privacy per lo smartphone.
Intervistata da La7, Boccia ha dichiarato: «Gliel’ho regalata io per non farsi spiare». Insomma, il côté tecnologico del caso Boccia-Sangiuliano si è aggiornato con un nuovo capitolo. Ma cos’è la pellicola per la privacy e come funziona questo accessorio per gli smartphone?
Una doverosa premessa: non stiamo parlando di una novità dell’ultima ora nel campo delle innovazioni tecnologiche. In realtà questi prodotti sono già commercializzati da alcuni anni. Ne esistono di due tipi. Vediamo allora in cosa consiste e soprattutto a cosa serve questa pellicola privacy.
Com’è facilmente intuibile, la pellicola per la privacy serve a rendere privato lo schermo dello smartphone. Questa pellicola – o una custodia a tutti gli effetti – è realizzata in vetro temperato. Applicata allo schermo del telefonino, non fa altro che proteggere lo smartphone dagli sguardi indiscreti.
Questo a cominciare da un angolo di visione laterale di 30 gradi, che oscura lo schermo impedendo ai potenziali ficcanaso di sbirciare dove non dovrebbero. La pellicola privacy permette al proprietario del telefono di scrivere, guardare video o foto, profili social senza la preoccupazione di avere estranei impegnati a scrutare le sue cose. L’unico inconveniente potrebbe essere una luminosità lievemente ridotta rispetto al normale.
Intorno a chi scrive, invece, il display appare oscurato: opaco o lucido ma comunque nero. Ci sono infatti due tipi di pellicole privacy: la prima produce un effetto nero-opaco, mentre la seconda produce un effetto nero-lucido. In un caso come nell’altro il risultato è sempre lo stesso: nessuno all’infuori del proprietario del telefonino riesce a decifrare i movimenti sullo schermo, i destinatari dei messaggi e via dicendo.
Non di rado queste pellicole privacy per smartphone diventano argomento di conversazione sui social, in particolare tra i content creator appassionati di tecnologia che spesso li hanno mostrati e pubblicizzati sui loro canali. È possibile trovarli facilmente sui più importanti siti di e-commerce. Quanto al costo, si parte da una decina di euro.
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