La sicurezza in rete sempre al centro delle attenzioni per i cittadini italiani e non solo. Occhio al nuovo pericolassimo malware.
Nel corso degli ultimi anni il tema della sicurezza legato al web si è fatto via via sempre più complesso. Con l’aumentare dell’esposizione stessa degli utenti alla rete, supportata da una presenza di dispositivi mobile sempre più importante e un utilizzo praticamente integrale nel corso di un a giornata, sono aumentati, di conseguenza, le stesse trappole per i cittadini. Il flusso di dati trasferito attraverso lo stesso web, al giorno d’oggi, è diventato più che mai imponente.
Considerate, dunque, le operazioni che quotidianamente possono essere eseguite smartphone alla mano, si avrà di una idea dei dati sensibili che tali dispositivi possono in un modo o nell’altro contenere. Il furto di tali dati sensibili, chiaramente, per qualsiasi utente potrebbe rappresentare un danno di certo non indifferente. Una specifica campagna malware, nel corso delle scorse settimana ha fatto sentire più che mai la sua presenza, seminando panico tra gli utenti. Il suo nome è “SambaSpy”.
Malware prende di mira gli italiani: come difendersi dall’attacco
A fare paure nel corso degli ultimi giorni è una particolare dinamica proveniente con molta probabilità dal Brasile. Il nome è più che mai un riferimento a quella terra “SambaSpy”. A scoprire tale minaccia sono stati i ricercatori della società di sicurezza Kaspersky. Il malware in questione è capace di impossessarsi di password e di tutte le altre informazioni disponibili in qualsiasi dispositivi prendendo il controllo della web cam.
Giampaolo Dedola, Lead Cybersecurity Researcher di Kaspersky GReAT, in merito alla stessa problematica, ha cosi chiarito la posizione e il lavoro degli stessi ricercatori: “Siamo stati sorpresi dal target ristretto di questo attacco. Di solito i criminali informatici mirano a infettare il maggior numero di utenti possibile, ma la catena di infezione di SambaSpy include controlli specifici per garantire che vengano colpiti solo gli utenti italiani”. Due le strategie scoperte dagli esperti, per infettare, un dispositivo con il malware citato.
La prima tecnica di infezione, per quel che riguarda i dispositivi potenzialmente vittime di tali attacchi è quello attraverso una mail pishing, chiaramente fasulla, apparentemente proveniente da una agenzia immobiliare italiana più che mai affidabile. Il link presente nel testo della mail rappresenta il gancio perfetto, l’esca utilizzata con incredibile frequenza dai malintenzionati del web. Successivamente si viene dunque indirizzati o su una pagina con relativa trasmissione del virus oppure su un server più che mai dannoso per specifiche verifiche di sistema. In ogni caso, dubitare, sempre di comunicazioni più che mai inattese e spesso dai contenuti quasi surreali.
