Lo spoofing è una nuova tipologia di truffa che sta mietendo tantissime vittime: ecco in che modo riconoscerla subito.
Al giorno d’oggi, le truffe online sono sempre più elaborate. Possiamo dire con certezza che nessuno di noi è al sicuro: cadere nelle trappole dei malintenzionati è più comune di quanto si possa pensare e chiunque potrebbe finire col farsi raggirare. I cyber-criminali infatti sanno come fare leva sulle loro vittime, trovando puntualmente qualche trabocchetto per ingannare gli utenti. La nuova tipologia di frode nota come spoofing ne è una prova.
Sono diverse le categorie di truffa a cui hacker e malviventi possono ricorrere per raggiungere i loro obiettivi. Il phishing è sicuramente tra le più utilizzate e consiste nell’invio di messaggi fraudolenti in cui il malintenzionato si mette in contatto con le sue potenziali vittime sfruttando i pretesti più disparati per ottenere i loro dati personali.
Esistono poi delle varianti come lo smishing (che viene messo in pratica tramite SMS) o il vishing (in cui gli utenti ricevono una telefonata). Nel vasto panorama delle truffe online troviamo anche lo spoofing, di cui solamente di recente è stato vittima l’attore e cantautore David Riondino. Quest’ultimo si è ritrovato con oltre 11mila euro in meno sul conto dopo essere stato raggirato e manipolato dai cyber-criminali.
Qualche settimana fa David Riondino ha ricevuto un messaggio che riportava, come suo mittente, il servizio di pagamento digitale Nexi riguardante una transizione da 495 euro per l’acquisto di un cellulare. L’artista si è rivolto al servizio clienti contattando il numero indicato e ha seguito le indicazioni che gli sono state fornite dall’operatore per bloccare il tutto.
Eppure, una volta terminata la procedura, il cantautore ha effettuato un controllo e si è reso conto di aver perso ben 11.422 euro. Ma come riconoscere un tentativo di spoofing? I malintenzionati si affidano a metodi che consentono loro di falsificare la propria identità andando ad alterare dati come mail, numero di telefono o siti. Di conseguenza gli utenti ricevono avvisi da parte di mittenti fraudolenti che si spacciano, per esempio, per operatori bancari.
Gli hacker che sfruttano questa strategia solitamente usano la tecnologia VoIP, così da poter creare un ID apposito per far credere al proprio interlocutore di star parlando con un canale ufficiale. Allo stesso tempo, i malviventi si rendono più difficilmente rintracciabili dalle autorità. Il loro scopo è sempre e solo uno: mettere le mani sui dati personali degli utenti in modo da poter ripulire i conti delle loro vittime.
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