Il gigante californiano della tecnologia si congeda dagli SMS. Gli utenti però hanno difficoltà a usare il nuovo sistema per messaggiarsi.
Sembra incredibile ma gli SMS si sono fatti grandi. Nel 2022 i “messaggini” hanno compiuto trent’anni. Nel mondo hi-tech di oggi un trentennio di vita però è già un’eternità e non manca chi vuole “pensionare” anzitempo gli SMS (sigla che sta per Short Message Service, ovvero “servizio di messaggi brevi”).
Tra chi ha dato addio agli SMS c’è Apple. Da tempo il colosso tecnologico di Cupertino si è dotato di un proprio sistema di messaggistica. I possessori di iPhone possono infatti usare “iMessage” per messaggiare. Questo sistema però ha una pecca non da poco: funziona soltanto con altri dispositivi iOS.
Malgrado il successo delle varie app di messaggistica istantanea (come WhatsApp) gli SMS sono ancora oggi vivi e vegeti. Oltre quattro miliardi di persone li usano inviando 20 miliardi di messaggi ogni giorno. Oltre a quello di Apple – coi limiti che abbiamo visto – c’è un altro sistema alternativo agli SMS; anche se gli utenti hanno problemi ad usarlo.
Come funziona il nuovo sistema di messaggistica alternativo agli SMS
Parliamo del sistema RCS, vale a dire “Rich Communication Services”. Si tratta del servizio che potrebbe prendere il posto degli SMS e soprattutto degli MMS (Multimedia Messaging Service). Alcuni studi stimano che RCS potrebbe arrivare a 3,8 miliardi di utenti nel 2026.
RCS è un protocollo di messaggistica in grado di funzionare sulle reti degli operatori telecom. Grazie a questo sistema è possibile condividere foto o video, la geolocalizzazione della propria posizione, i messaggi vocali, chat di gruppo. RCS insomma garantisce le stesse funzionalità delle app di messaggistica senza dover sottostare al limite dei 160 caratteri degli SMS.
Se mittente e destinatario sono in possesso di dispositivi che supportano RCS non servirà scaricare alcuna applicazione per messaggiarsi. Chi invece ha un telefono o una rete mobile che non supporta RCS riceverà un normale messaggio di testo SMS. Applicazioni a parte, un tempo per scambiarsi file via telefono occorreva inviare un MMS, che però in genere ha un costo extra rispetto ai normali piani tariffari.
Un altro vantaggio di RCS consiste nel fatto che non serve il collegamento alla rete di un operatore. Basta una connessione internet qualsiasi, anche il Wi-Fi. Allo stato attuale il protocollo RCS è supportato da decine di operatori mobili e OEM. In Italia però sembra che RCS sia supportato soltanto da TIM e Vodafone (è commercializzato da quest’ultima con il nome di “Comunicazione Avanzata”).