I crediti formativi professionali (CFP) sono dei crediti che i professionisti sono tenuti a conseguire periodicamente, al fine di rimanere aggiornati sugli aspetti tecnico-pratici della professione e soprattutto rispettare la legge (DPR n°137 del 2012).
Il DPR citato, infatti, ha introdotto all’interno dell’ordinamento giuridico, a partire dal primo gennaio del 2014, un vero e proprio obbligo di aggiornamento per tantissimi professionisti. Lo scopo è quello di indurre i professionisti ad aggiornarsi con una certa continuità mediante il conseguimento di CFP.
Chi è obbligato a conseguire i crediti?
Prima di capire cosa occorre fare per poter conseguire i crediti di formazione professionale è bene precisare chi è obbligato a conseguirli.
In estrema sintesi, tutti i lavoratori iscritti a un ordine professionale sono, in linea generale, tenuti a soddisfare l’obbligo formativo. Tuttavia, per ogni ordine è richiesto un numero di crediti formativi professionali differente.
Ad esempio, per l’ordine degli Architetti (CNAPPC) sono richiesti 60 crediti da conseguire in un triennio. Per gli iscritti all’ordine degli Ingegneri (CNI), invece, sono sufficienti 30 CFP all’anno. Per i geometri e i geometri laureati (CNGEGL) servono 120 crediti in un quinquennio. Invece, chi non è iscritto ad un ordine professionale non deve ottenere alcun credito, ma è sufficiente il conseguimento di un attestato volto ad accertare le competenze, da ottenere dopo un apposito corso di formazione.
Come si ottengono i crediti di formazione professionale?
Dopo aver visto cosa sono i crediti formativi professionali e perché devono essere conseguiti, occorre capire come farlo concretamente. Ebbene, è necessario partecipare a dei corsi specifici come ad esempio dei convegni che hanno per oggetto un determinato tema, un master o tante altre opportunità. L’importante è attenersi agli obblighi di aggiornamento imposti, in caso contrario, si corre il rischio di essere sanzionati.
Per quanto concerne le modalità di svolgimento dei corsi, generalmente è ormai diffusa la possibilità di seguire a distanza attraverso i propri dispositivi. Grazie all’e-learning è possibile seguire in qualsiasi momento della giornata e vedere e rivedere il video entro un determinato limite temporale. Tale possibilità spesso si rivela essere molto comoda per tutti coloro che, oberati di lavoro, potrebbero avere difficoltà nel presentarsi determinati giorni di persona per seguire un corso di formazione.
Chiaramente esistono anche i corsi di aggiornamento che impongono la presenza fisica dei partecipanti i quali sono tenuti a rispettare una determinata percentuale di presenza. Insomma, tutto dipende dal tipo di corso e dall’ente che lo gestisce.
Le sanzioni
Cosa succede se un professionista non acquisisce i crediti formativi professionali previsti dal suo ordine di appartenenza entro il limite massimo? La risposta è semplice: vengono applicate delle sanzioni, che dipendono dalla percentuale di crediti non conseguiti.
Se lo scarto non è superiore al 20%, vi è la cosiddetta “censura”, ovvero una comunicazione effettuata dal Presidente del Collegio di Disciplina, assieme a una nota formale di biasimo. Se, invece, la percentuale è superiore, la sanzione prevede la sospensione dell’esercizio della professione, fino a 6 mesi (un giorno di sospensione per ogni credito mancante).