Nuove nubi all’orizzonte cariche di pioggia sull’utilizzo dell’adblocker su Youtube, c’è il rischio Google che stia violando la legge. Passiamo dalle parole agli esposti.
Con la privacy non si scherza, anche se facciamo un po’ tutti come ci pare, almeno finché non si infrangono le leggi. L’adblock, soprattutto la sua disattivazione obbligata, è diventato orima un motivo di discussione seria, che potrebbe avere anche dei risvolti giuridici nel momento in cui viene richiesto di disattivarlo. Esattamente come sta facendo Google.
Michael Gundlach ha avuto una grande idea per tutti coloro che sono stufi di vedere spot pubblicitari in ogni dove nel momento in cui entrano nel mondo dell’online. Il blocco della pubblicità e il filtraggio impedisce che vengano visualizzati alcuni elementi della pagina dove stiamo navigando, una manna dal cielo per chi non sopporta più la pubblicità 2.0, che sugli smartphone dà ancora più fastidio rispetto a tablet e PC. Ma Google sta cercando di aggirare questo muro, andando contro la legge sulla privacy.
L’adBlocker è stata una genialata, non a caso è l’estensione più popolare per Google Chrome, quindi il sistema più utilizzato al mondo, per distacco. Fantastico, se non fosse che sempre più spesso siamo obbligati a disattivarla nel momento in cui visitiamo questo o quell’altro sito. Alt, chiedendoci di non usare l’adblock potrebbe essere infrante delle norme sulla privacy.
Galeotto l’inasprimento delle restrizioni sull’adblocker messo in atto da qualche tempo da YouTube. I difensori della privacy, nell’Unione Europea, non accettano questo modus operandi da parte di Google: divampa la polemica e il dibattito sull’operato di Big G si sta facendo molto acceso. Perché, perché così facendo Youtube starebbe infrangendo le normative sulla tanto vituperata privacy.
Un esperto del settore, infatti, Alexander Hanff è passato dalle parole ai fatti, presentando un esposto lo scorso ottobre alla Commissione irlandese per la protezione dei dati. Hanff, ma non solo, sostiene che il sistema di rilevamento del blocco degli annunci di YouTube è una violazione della privacy e illegale ai sensi della legislazione europea. “Gli script di rilevamento di AdBlock sono spyware: non esiste altro modo per descriverli e come tali non è accettabile distribuirli senza consenso – tuona Hanff in una recente intervista a The Verg – ritengo che qualsiasi utilizzo della tecnologia che possa essere utilizzata per spiare i miei dispositivi sia immorale e illegale nella maggior parte delle situazioni”.
Ovviamente Google nega tutto, convinto di operare non tanto nel bene degli utenti, piuttosto nella legalità. Ma la lotta contro il rilevamento degli adblocker si sta inasprendo: siti come YouTube, non l’unico sia chiato, possono rilevare i blocchi degli annunci scaricando il codice JavaScript, che controlla se qualcosa sulla pagina è cambiato, rilevando quando gli elementi necessari per caricare un annuncio sono bloccati. Insomma l’esperimento di Youtube è alquanto borderline, per qualcuno si è andati ben oltre il lecito.
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