Molti di noi avranno spesso sentito parlare di “tool”, soprattutto negli ultimi anni, in cui la tecnologia sta facendo lunghissimi balzi in avanti.
Non tutti però ne conoscono il reale significato o non ha ben chiaro cosa significhi il termine associato all’ambito della tecnologia. Pensiamo ai “cookie” o ai “reel”: assieme a “tool”, infatti, sono moltissimi i termini inglesi utilizzati per semplificare ed abbreviare delle funzionalità riconducibili al campo dell’informatica e della tecnologia.
In questo articolo approfondiremo il concetto di tool e e cercheremo di capire come mai questo termine viene così tanto utilizzato nel mondo dei pc.
Cosa sono i tools e perché se ne parla tanto
In campo informatico, i “tools” sono degli strumenti che ci semplificano il lavoro al pc e ci permettono di svolgere determinate azioni online o offline. Ogni tool ha un compito ben preciso, viene quindi progettato per svolgere una determinata funzione. Possiamo considerare un tool un programma, ad esempio, come Canva, Adobe, o Skype.
Occorre fare una distinzione tra tool e web tool; questi ultimi sono i più utilizzati perché è possibile averli semplicemente scaricandoli dal web o utilizzandoli direttamente online attraverso il sito web, al contrario dei tool classici che invece necessitano di un supporto o di essere scaricati direttamente sul proprio computer.
Molte volte le aziende decidono di fornire il prodotto prima della sua effettiva uscita sul mercato attraverso delle versioni beta. Le versioni beta sono delle versioni di tool non ancora stabilizzate e complete. Quando il prodotto viene immesso sul mercato le versioni acquisiscono un numero progressivo a seconda degli aggiornamenti richiesti, ad esempio 1.0, 1.1, 1.2 e così via. Un tool può arrivare sul mercato per step: Closed Beta è la versione originaria, destinata a pochissimi, utilizzata per ricevere feedback e rivelare errori o bug; Open Beta è una modalità del software più stabile seppur sempre iniziale; permette di allargare la community e far conoscere il prodotto e per accedervi è necessaria l’iscrizione. Infine Build è il programma definitivo ufficiale immesso sul mercato.
Le funzionalità dei tool possono essere diverse a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Per questo motivo possiamo indicare tre tipologie di distinzione di un software tool: i tool cosiddetti espressivi permettono di creare e condividere contenuti multimediali (tipo YouTube) di ottimizzarne la SEO, le visualizzazioni e migliorare i feedback ricevuti. I tool riflettenti permettono di creare blog e siti web, dalla landing page ai forum o all’e-commerce, come ad esempio WordPress. Questi tool sono molto intuitivi e alla portata di tutti, anche dei meno esperti. Infine, i tool esplorativi offrono strumenti di ricerca e analisi dei dati relativi al proprio business. Le analisi dei dati permettono di organizzare i risultati e fare previsioni, il loro utilizzo è semplice e pratico.