Un’azienda spagnola afferma di aver progettato uno strumento rivoluzionario, ma in molti ci vedono più rischi che opportunità.
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più spesso del fatto che i social network hanno abbassato la nostra soglia di attenzione. Le persone fanno sempre più fatica a concentrarsi sui compiti che devono portare avanti e milioni di persone si ritrovano a scorrere il feed di Instagram o TikTok dopo appena qualche minuto dall’inizio dell’attività che dovrebbero affrontare. Aprire un qualche tipo di app è diventato un gesto praticamente incontrollabile.
![il neurotraining è la stimolazione elettrica del cervello](https://www.tecnocino.it/wp-content/uploads/2023/11/neurotraining-14112023-tecnocino.it_.jpg)
Gli esperti sono molto preoccupati per questa situazione, soprattutto per quanto riguarda i più giovani. Le nuove generazioni sono esposte a schermi e contenuti del web praticamente nel momento stesso in cui nascono e questo potrebbe avere effetti significativi sulla loro capacità di concentrarsi nel futuro. Qualcuno si è quindi adoperato per invertire questa tendenza, ma il progetto è decisamente controverso.
Una tecnologia promettente ma anche preoccupante
L’azienda spagnola neoCK ha sviluppato un sistema di neurostimolazione cerebrale per favorire l’apprendimento migliorare i processi cognitivi. Lo strumento è stato chiamato “Neurotraining” ed è sostanzialmente uno stimolatore elettrico transcranico che può essere utilizzato in diversi contesti neuroeducativi.
Dopo i primi test (svolti con studenti dell’Università di Estremadura), sembra che questa tecnologia sia in grado di aumentare la concentrazione delle persone fino al 40%. Questa innovazione può essere utilizzata da qualsiasi utente e secondo i report dell’azienda è completamente sicura, poiché l’applicazione delle stimolazioni avviene tramite meccanismi elettrici non invasivi.
![le scariche elettrice sul cervello sono considerate sicure](https://www.tecnocino.it/wp-content/uploads/2023/11/neurotraining-scariche-cervello-14112023-tecnocino.it_.jpg)
Jesús Martín, CEO di neoCK, spiega in un comunicato stampa inviato ai media che “attraverso l’applicazione della neurostimolazione in aree specifiche del cervello è possibile migliorare la capacità di assorbire nuove informazioni e creare nuove connessioni. Le persone che utilizzano Neurotraining imparano più velocemente e meglio“.
Ovviamente, l’esperimento di neoCK ha generato diverse polemiche. Associazioni e istituzioni di molti tipi hanno definito strumenti del genere una forma di “neuro-doping” a cui fare molta attenzione. Il CEO dell’azienda ha risposto a questa accusa insistendo sul fatto che “ormai solo l’etica personale e professionale ci separa dal trasformare le generazioni future in una sorta di homo bots. È per questo che Neurotraining viene applicato solo in processi di apprendimento che favoriscono l’uguaglianza di opportunità”.