Superbonus, i 3 rischi sottovalutati dello sconto in fattura

Lo sconto in fattura sembra la panacea di tutti i mali, capace com’è di accontentare committenti e imprese. Ma è davvero così?

Sia per chi commissiona i lavori che per chi la ditta che li esegue non mancano i rischi. Ce ne sono in particolare 3, molto sottovalutati.

Attenzione ai rischi sui Superbonus
Attenzione a tutti i rischi che sono insiti nei bonus – Tecnocino.it

In tanti si sono “innamorati” dello sconto in fattura, un meccanismo reso popolare dal Superbonus 110% (poi dall’Ecobonus al 65% e dal bonus 50% per le ristrutturazioni terminate prima del 16 febbraio 2023). Tuttavia, per quanto sulla carta possa sembrare attraente, non mancano al suo interno inconvenienti e potenziali conseguenze spiacevoli. E questo sia dal lato del committente che da quello delle imprese.

Nato col Decreto Rilancio del 2020, lo sconto in fattura consiste nella possibilità di cedere alle imprese che eseguono i lavori il proprio credito fiscale accumulato. All’atto pratico, il committente ottiene uno sconto immediato sulla spesa per i lavori e l’impresa può incassare il credito fiscale sotto forma di detrazioni.

Sconto in fattura, i 3 rischi per committenti e imprese

Contenti tutti dunque? In realtà non mancano i rischi che interessano entrambe le parti in gioco. In primo luogo per il committente che incarica l’impresa edile di fare i lavori di ristrutturazione dell’immobile, che rischia di perdere il bonus se non presenta l’esatta documentazione per ottenere lo sconto in fattura.

3 rischi dello sconto in fattura
Anche l’impresa edile corre i suoi bei rischi con lo sconto in fattura – tecnocino.it

Ma anche con la documentazione in regola si rischia: in caso di errori emersi dai controlli (a inizio e a fine lavori) la spesa per legge ricade interamente sulle spalle del committente. Un terzo pericolo poi è quello derivante da un lavoro di scarsa qualità, in particolare se svolto da imprese edili poco esperte, magari per la fretta di rientrare nelle finestre temporali richieste dal bonus.

Come dicevamo, anche l’impresa edile corre dei rischi con lo sconto in fattura. Prima di tutto l’inadempienza nei pagamenti. È cresciuto infatti il numero di imprese edili che devono fare i conti con fatture non saldate a causa dell’aumento degli interventi di ristrutturazione sulla spinta proprio dei bonus edilizi.

Ci sono poi gli intoppi burocratici, con la tempistica per il recupero delle detrazioni che potrebbe prolungarsi mettendo in difficoltà le imprese (che devono anticipare i costi per materiali e manodopera). Infine, le imprese potrebbero trovarsi a dover lavorare in tempi molto ristretti per le pressioni dei committenti dovute ai vincoli temporali a cui quasi sempre sono collegati i bonus. E la fretta, si sa, è spesso cattiva consigliera. Soprattutto fa aumentare il rischio di commettere errori.

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