Uno dei principali esperti di sicurezza informatica italiani ribadisce le norme da seguire per navigare tranquillamente su Internet.
Oggi la maggior parte delle nostre azioni si svolge grazie a una connessione internet. Pagare le bollette, acquistare i prodotti base per la casa o per lo svago, compilare importanti documenti burocratici: tutto questo si può fare grazie a un indirizzo email e una password. Già basta a dare un’idea della quantità di rischi che si corrono quando quello stesso indirizzo email finisce nelle mani di un malintenzionato.
Il problema più grande, ancora più dei malintenzionati, sono però le persone che non si rendono conto di questi rischi. Molti utenti pensano che sia sufficiente avere un antivirus sul proprio dispositivo. Altri invece non si preoccupano minimamente della questione e non installano protezioni, né prestano attenzione ai siti che visitano. La realtà, però, è molto diversa e ben più pericolosa. Diversi esperti continuano a metterci in guardia sulla questione, perché basta davvero poco per ritrovarsi in un mare di guai.
La cautela è sempre la prima regola quando si naviga su Internet
Raffaele Forte è uno degli esperti di sicurezza informatica più noti del panorama italiano. Viene spesso definito un “hacker etico“, una locuzione con cui si identificano i professionisti della sicurezza informatica che utilizzano le proprie competenze e conoscenze per correggere le vulnerabilità dei sistemi informatici. Secondo Forte, a livello mobile e web le principali preoccupazioni oggi rimangono quelle legate alla protezione dei dati sensibili.
Il consiglio generale è quello di non affidare mai i propri dati a siti web e applicazioni che non si conoscono o che non sembrano affidabili. Non tutte le app disponibili nei vari store sono sicure. Prima di scaricare, è fondamentale leggere le recensioni, controllare la reputazione dello sviluppatore e i permessi richiesti dall’app. Se un’applicazione chiede l’accesso a informazioni o funzioni che non sembrano correlate al suo scopo principale, potrebbe essere un segnale di allarme.
Un’altra cosa da tenere a mente (che ormai dovrebbe in realtà essere scontata) è non cliccare mai su link sospetti, soprattutto se contenuti in email inviate da account sconosciuti. Una delle truffe più frequenti negli ultimi anni si chiama “phishing”, in cui i malintenzionati ingannano gli utenti facendo finta di essere qualcun altro (una banca o un sito di logistica) e li inducono a cliccare su qualche link o ad accedere a qualche portale. A quel punto, chiedono loro di condividere i dati personali per risolvere un qualche tipo di problema (che in realtà non esiste) e se ne impossessano.
Altri suggerimenti per proteggere i propri dati
Forte dispensa poi qualche accorgimento più specifico: è importante tenere sempre aggiornati tutti i software che si utilizzano (quindi tutte le app nel caso dei telefoni e tutti i browser nel caso dei computer). Anche se gli aggiornamenti sono noiosi, gli sviluppatori spesso rilasciano proprio in quel modo delle patch di sicurezza che vanno a colmare le vulnerabilità che i malintenzionati sfruttano per carpire i dati personali degli utenti.
Oltre all’antivirus, è poi consigliabile utilizzare soluzioni di sicurezza più avanzate, come firewall, software anti-malware e strumenti di analisi delle vulnerabilità. Questi strumenti offrono un livello di protezione aggiuntivo, rilevando e bloccando le minacce prima che possano causare danni.