Problema per le case automobilistiche Peugeot e Citroen dopo l’installazione del serbatoio AdBlue. Arrivano importanti decisioni in merito.
Amatissime in tutto il mondo, le auto marchiate Peugeot e Citroen continuano a riscuotere un grande successo. Anche se negli ultimi tempi ci sono state diverse problematiche soprattutto dopo l’installazione del serbatoio AdBlue. A distanza di tempo, grazie alla mediazione dell’Associazione dei Consumatori Europea, i due marchi francesi dovranno impegnarsi a risarcire i proprietari delle auto immatricolate dal 2015.
La problematica principale ha riguardato determinati modelli di questi due brand dotati di motori a diesel di ultima generazione. Differentemente dalle altre, in queste auto il serbatoio AdBlue veniva riconosciuto come vuoto anche se non lo era.
Questo particolare problema è dovuto ad un difetto di progettazione dello stesso serbatoio, pompa e centralina. Inizialmente gli ingegneri non sono riusciti a rilevare la problematica che poi si è verificata in seguito. In merito a queste segnalazioni, prontamente Peugeot e Citroen hanno ammesso le loro colpe e si sono impegnate a risarcire i proprietari.
Problema serbatoio AdBlue, il risarcimento di Peugeot e Citron: fino a 1200 euro
I due colossi francesi hanno ammesso subito la problematica legata al serbatoio AdBlue garantendo ai proprietari il rimborso oltre ad un servizio di riparazione gratis. La loro mossa è stata più che astuta. Entrambe parti del gruppo Stellantis, hanno agito in tal senso per evitare sanzioni future per pratiche commerciali non idonee e scorrette. Grazie alla mediazione dell’Associazione dei Consumatori, hanno rassicurato che i clienti avranno un rimborso proporzionale all’anzianità del veicolo oltre ai chilometri effettuati.
Stando alle varie comunicazioni, Altroconsumo spiega le cifre dei vari rimborsi. A coloro che sono proprietari di auto Citroen e Peugeot da 6 anni e con 45 mila km percorsi spetterà un rimborso pari all’80% del prezzo dei pezzi di ricambio. Con un esempio pratico possiamo affermare che se il serbatoio ha un costo totale di mille euro, al proprietario spettano 800 euro di rimborso. Questa metodologia di risarcimento è valida per coloro che hanno iniziato ad effettuare ricambi da febbraio di questo anno, e andrà a coprire anche future spese fino ad agosto del 2024.
Nel caso in cui la sostituzione del serbatoio sia già stata effettuata, entrambe le case automobilistiche riconoscono il lavoro di manodopera pari a 30 euro. Pertanto, per tutte le sostituzioni avvenute nell’arco di tempo tra gennaio 2021 e febbraio 2023, si può sommare alla cifra di rimborso del serbatoio anche quella di manodopera, arrivano a 230 euro.