Recentemente, la Microsoft ha creato dei nuovi elmetti intelligenti per i soldati, ma nessuno vuole indossarli. Ecco di cosa si tratta.
La protezione dei soldati ha sempre avuto la priorità in tutte le epoche, in particolar modo in quella moderna. Durante l’Impero Romano, ad esempio, i legionari indossavano un elmo e una corazza con piastre di ferro sovrapposte per proteggere il capo e il busto. Nella parte sottostante c’era una tunica, mentre i piedi erano protetti da dei sandali in cuoio dotati di tacchetti in ferro. Inoltre, l’equipaggiamento comprendeva anche il gladio, la lancia, i giavellotti e lo scudo. Nel Medioevo arrivarono i cavalieri con le loro scintillanti armature.
Questi ultimi disponevano di un elmo che copriva l’intero volto e di una corazza molto più robusta, la quale proteggeva ogni angolo del corpo. Nell’attuale epoca, invece, tutto è governato dalla tecnologia: armi intelligenti, giubbotti antiproiettili, caschi smart ecc.
I nuovi elmetti smart di Microsoft
Il soldato degli anni ’20 del 2000 indossa un elmetto protettivo dotato di cuffie per la comunicazione, un giubbotto antiproiettile e una serie di armi altamente sofisticate. Prossimamente, il famoso giubbotto antiproiettile verrà sostituito, benché troppo pesante e ingombrante, infatti pesa circa 11 kg.
Ovviamente, il sostituto sarà molto più leggero e resistente: comprenderà un giubbotto modulare, una maglietta ignifuga e delle protezioni sul collo, sui deltoidi e sul bacino. Inoltre, la Microsoft ha realizzato un elmetto intelligente dotato di visore per la realtà aumentata. Purtroppo, molti soldati non vogliono indossarlo perché potrebbe essere attaccato dagli hacker durante la battaglia.
In modo particolare, il visore HoloLens di Microsoft causerebbe dei disturbi fisici, a causa degli eventuali attacchi hacker. Pertanto, se tutto ciò dovesse accadere, la salute dei soldati verrebbe esposta a dei rischi. Il colosso fondato da Bill Gates produce questi elmetti per l’esercito americano dal 2021, e il suo obiettivo principale è offrire una realtà mista e una realtà virtuale durante le missioni.
In altre parole, sono in grado di vedere attraverso il fumo e gli angoli nascosti, mediante delle immagini olografiche che ricostruiscono il terreno di battaglia in 3D. In più, sullo schermo del visore ricevono informazioni dal GPS, dalle immagini termiche e dalla visione notturna.
Pertanto, la DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) sta cercando di creare una protezione contro gli attacchi hacker. Infatti, il rischio maggiore è che i computer degli elmetti vengano inondati da informazioni per rallentarli.
E non solo: i visori potrebbero cominciare a mostrare una serie di immagini che avrebbero l’obiettivo di confondere i soldati e, al contempo, di seminare confusione. Chiaramente, tutta questa confusione di dati e di immagini provocherebbe mal di testa, nausea ed altri disturbi fisici.
Attualmente, gli Stati Uniti hanno investito 22 miliardi di dollari per questa tecnologia, perciò si richiede una revisione. Purtroppo, la revisione costerebbe altri 400 milioni, quindi per il momento il Congresso ha stanziato solamente 40 milioni di dollari per revisionare una parte del progetto.