Il tumore della pelle suscita meno timore grazie a questo innovativo metodo basato sull’intelligenza artificiale, che è stato già testato.
La tecnologia dell’intelligenza artificiale sta spopolando in tutto il mondo, così come i suoi impieghi nel settore didattico, di ricerca e soprattutto sanitario. Incredibili novità hanno toccato proprio il settore medico nella prevenzione di terribili malattie come il tumore alla pelle.
L’utilizzo di questo potentissimo strumento, tuttavia, era già consolidato da anni e solo negli ultimi tempi si leggono sempre più novità nei possibili usi che si possono fare. Il 2023 è stato l’anno della svolta dal punto di vista degli impieghi dell’IA, ma questa ha da sempre facilitato anche i processi più banali. La gestione delle grandi imprese, ad esempio, è risultata più semplice con analisi di dati e previsioni di anomalie, ma anche la vita di ogni giorno è facilitata con assistenti digitali e personali integrati in smartphone, tablet e pc.
Un’evoluzione nel settore sanitario, però, rappresenta una cambio di rotta epocale per le nuove frontiere della medicina. Il meeting annuale “Alleanza contro il cancro” è giunto ormai all’ottava edizione ed ha presentato incredibili novità. Durante l’incontro tenutosi a Genova, l’Istituto Tumori di Bari ha ricevuto un premio per lo studio condotto sui tumori della pelle, utilizzando l’intelligenza artificiale per la prevenzione di eventuali recidive.
Intelligenza artificiale contro il melanoma della pelle: ecco come può predire le recidive del tumore
Il tumore oggi fa meno paura grazie all’avanzamento della ricerca, gli investimenti finanziari e gli anni di studi spesi nel rintracciare le cause di questa terribile malattia. Anche l’intelligenza artificiale può fornire il suo aiuto in questo settore nel predire eventuali recidive, ovvero il riacutizzarsi di una malattia che sembrava superata o in via di guarigione. Ma in che modo tutto questo è possibile con l’IA?
Centinaia di studi sono stati presentati al convegno “Alleanza contro il cancro”, ma tra quelli più interessanti c’era il lavoro della dottoressa Maria Colomba Comes e il suo team. La Comes è una matematica e ricercatrice del laboratorio dell’Istituto Tumori di Bari, dove ha sviluppato l’algoritmo basato su intelligenza artificiale per predire il rischio di insistenza del tumore nei pazienti affetti da melanoma.
Tutto ciò è stato possibile digitalizzando i vetrini istologici e impiegando l’IA nell’estrazione di informazioni dall’archivio. Da queste informazioni si ricava il biomarker, vale a dire una molecola indice di presenza di un determinato tessuto, in particolare quello del melanoma cutaneo. Oltre alla possibilità di personalizzare la cura per ogni paziente in base ai dati analizzati, questo impiego permetterebbe di acquisire informazioni invisibili all’occhio umano, poi monitorate dall’intelligenza artificiale per seguire l’evolversi della malattia.
