Le auto elettriche non sono l’ultima frontiera del trasporto sostenibile: Hyundai ha sviluppato un modello rivoluzionario.
Le auto elettriche e quelle ibride hanno cominciato lentamente a sostituire le auto a benzina, soprattutto grazie agli incentivi e alle altre misure governative per indirizzare i consumatori verso modalità di spostamento più sostenibili.
I problemi delle auto elettriche però sono sotto gli occhi di tutti: i tempi di ricarica sono lunghissimi e le infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche non sono ancora così diffuse come sarebbe necessario. Questo significa che si rischia di rimanere con la batteria dell’auto scarica in un punto molto lontano da qualsiasi stazione di ricarica pubblica e, nel momento in cui se ne dovesse raggiungere una, fare rifornimento comporterebbe una lunga sosta.
Proprio per questo motivo la conquista del mercato automotive da parte dell’elettrico è stata particolarmente lenta e difficoltosa e, com’è ovvio, le grandi case automobilistiche si stanno già indirizzando verso la produzione di nuovi modelli e nuove tecnologie.
Già da diversi anni si parla della possibilità di sfruttare l’idrogeno come combustibile per motori di nuova generazione. A livello di sostenibilità economica i vantaggi sono moltissimi: un motore a idrogeno non emette CO2, quindi non ha emissioni inquinanti e, per di più, durante il suo funzionamento purifica l’aria perché assorbe CO2 dall’atmosfera.
Inoltre la combustione dell’idrogeno genera energia elettrica in eccesso che viene accumulata nelle batterie presenti all’interno dell’auto e che, quindi, possono essere utilizzate come sistema di alimentazione alternativa, esattamente come avviene oggi nelle auto ibride a benzina.
Per quanto riguarda invece i costi di ricarica, il serbatoio di una Nexo Hyundai prodotta in Australia può essere pienamente ricaricato in 5 minuti, quindi un tempo paragonabile a quello necessario oggi per riempire il serbatoio di un’auto a benzina. Una volta effettuato il pieno di idrogeno, un’auto con la tecnologia attuale ha un’autonomia di circa 900 Km.
A fronte di così tanti vantaggi ci sono però diversi inconvenienti che sarà necessario risolvere prima di pensare alla produzione su larga scala di auto dal motore a idrogeno. Innanzitutto oggi la produzione di idrogeno avviene tramite energia ricavata da fonti fossili, quindi la sostenibilità ecologica dell’intero sistema non è totale. Oltre a questo, trasportare l’idrogeno oggi è ancora molto costoso, quindi le auto a idrogeno potrebbero essere troppo costose per un cittadino qualsiasi.
Oltre a questo, anche l’aspetto della sicurezza ha ancora diverse criticità. L’idrogeno è infatti un combustibile profondamente instabile, più della benzina, e quindi può dare luogo a combustioni incontrollate ed esplosioni.
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