Nessuno lo poteva sospettare ma uno dei motivetti più famosi della storia degli smartphone, una suoneria vecchia e molto utilizzata, viene da una canzone famosissima. E voi la riconoscete?
Dalle suonerie polifoniche a quelle che si potevano acquistare in televisione, dagli mp3 ai motivetti, a modo loro anche questa specifica ha fatto la storia della tecnologia. Inutile negare che ad alcuni brani siamo tutti un po’ legati.
Si tratta di poche note, pochi secondi inconfondibili, che sono tratte da “Gran Vals Integral de Guitarra Tarrega Russell” e che ci portano rapidamente indietro nel tempo. Un po’ tutti ci siamo commossi quando le abbiamo riascoltate, portandoci all’intervallo tra 0:12 e 0:16 del brano in questione e che vi postiamo qui sotto. Una sonata per chitarra che in pochi conoscevano e che in realtà è un brano molto famoso.
Chi è Francisco Tarrega?
E chissà chi aveva potuto mai immaginare che una suoneria polifonica fosse tratta da un maestro e compositore spagnolo molto importante come Francisco de Asis Tarrega y Eixea. Se il nome non vi dice niente non preoccupatevi, perché si tratta davvero di un artista che possono conoscere solo quelli che amano la chitarra a dismisura e lo fanno per professione o magari hanno studiato molto. Sicuramente però si tratta di un personaggio importante per il mondo della musica, uno di quelli che vengono considerati artefici assoluti dell’uso della chitarra classica nella modernità.
Questo artista iniziò a studiare in realtà il pianoforte al conservatorio di Madrid nel 1864 quando aveva appena 12 anni in quanto era nato a Vila-real il 21 novembre del 1852. Pare che la chitarra la imparò a suonare da autodidatta dimostrando anche un’intelligenza ben al di sopra della media e portando a casa dei risultati straordinari. La composizione fu la sua arma per arrivare a straordinari risultati anche se è impossibile, proprio per motivi storici, che lui potesse ipotizzare un successo così tecnologico. Quando era in vita infatti la tecnologia era ben distante da essere quello che è oggi.
Tra le caratteristiche del suo modo di suonare c’era sicuramente quello di non utilizzare le unghie, ma di attaccarsi alla corda direttamente con il polpastrello come faceva un altro grande come Fernando Sor. Scrisse anche molto con alcune sue frasi che passarono alla storia come per esempio: “La mia povera chitarra piange l’assenza di chi la suonava”. Uomo intelligente e di personalità è riuscito a raggiungere dei risultati davvero straordinari e in grado di far parlare ancora oggi di lui.