Apple lavora da anni a un progetto che potrebbe minare gli affari di Google, ma è consapevole di correre un grande rischio.
Apple e Google sono probabilmente le due aziende tecnologiche più conosciute dal pubblico generalista. Se la prima è famosa per i suoi dispositivi come iPhone, iPad e Mac, il secondo è il leader nel campo dei motori di ricerca. Negli ultimi anni, però, entrambi stanno cercando di allargare i propri orizzonti.
Google ha cominciato a investire sempre di più nel mercato dei dispositivi mobile e il suo Google Pixel è ora uno dei modelli più apprezzati sul mercato. D’altra parte, da tempo si parla della volontà di Apple di lanciare un suo motore di ricerca e sfidare Google nel suo mercato principale. La questione, però, è più complicata di quanto sembri.
Il rapporto tra Apple e Google è qualcosa di molto particolare: c’è una sorta di tregua armata tra le due aziende, sempre pronte a farsi guerra ma costrette al tempo stesso costrette a mantenere una buona immagine agli occhi dell’opinione pubblica. E spesso, costrette addirittura a collaborare. Anche se il motore di ricerca di Apple sembra essere pronto per il rilascio, ci sono diversi motivi per cui l’azienda sta considerando con molta cautela un passo del genere.
I dubbi di Apple su un motore di ricerca: è davvero una scommessa vincente?
Secondo alcune indiscrezioni del portale Bloomberg, il team di ricerca Apple guidato da John Giannandrea (ex dirigente Google) sta lavorando a un motore di ricerca interno chiamato “Pegasus”. Se lo sviluppo proseguisse, “Pegasus” potrebbe essere integrato nei sistemi Apple in modo molto più profondo rispetto a Google Chrome, e potrebbe persino utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa per potenziare la propria capacità di ricerca.
In realtà, però, Apple avrebbe anche dei buoni motivi per non andare a pestare i piedi a Google. E questi motivi nascono dal fatto che Google stessa sborsa ad Apple diversi milioni di dollari proprio per far funzionare il proprio motore di ricerca sui dispositivi con la mela. Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalle aziende stesse, infatti, Google paga ben 15 miliardi di dollari all’anno ad Apple per mantenere Google Search come motore di ricerca predefinito su Safari.
Se Apple volesse davvero lanciare Pegasus come motore di ricerca concorrente di Google, è chiaro che questo tipo di rapporto tra le due aziende si incrinerebbe. E se da una parte Apple vede la possibilità di superare il suo competitor, dall’altra vede la certezza di perdere un finanziamento molto importante per le sue attività. La domanda che molti si pongono quindi è: se un giorno gli incentivi per Apple fossero diversi, avrebbe gli strumenti per sfidare Google?
Al momento, l’azienda di Cupertino ha intenzione di implementare Pegasus solo nell’App Store e non di rilasciarlo come motore di ricerca autonomo. Per il futuro, invece, non resta che attendere ulteriori sviluppi della vicenda.