Non solo aiutare le persone che si sono indebitate, ma soprattutto prevenire che lo facciano: ecco perché in questa scuola si studia debito
Una materia molto particolare. Sicuramente non parliamo né di letteratura italiana, né di geografia, né di storia. Forse un po’ di matematica, sì. Ma, in realtà, in questa scuola elementare si insegna debito. Avete capito benissimo: si studiano prestiti, tasse e come risparmiare. Ed ecco che può essere un’attività molto educativa.
Parlare di problemi finanziari con i più piccoli non è semplice. Anzi, farlo, per molti è un vero e proprio tabù. Ma, accanto all’educazione fisica, all’educazione civica, forse, visti anche i tempi che viviamo, bisognerebbe iniziare a parlare di educazione finanziaria. Una scuola elementare lo sta già facendo.
Un po’ ovunque, infatti, il livello medio del debito è aumentato. Complice la crisi finanziaria, complice un’inflazione galoppante che, solo per rimanere nel nostro Paese, ha eroso e sta erodendo il potere d’acquisto degli italiani. E recenti studi di ricerca ci dicono che giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni affermano che avrebbero voluto che a scuola gli fosse stato insegnato di più sul denaro.
A questa età, molti bambini possono capire che gli articoli costano importi di denaro diversi e, quindi, apprezzare il valore del denaro stesso. All’età di cinque o sei anni i bambini iniziano a comprendere il concetto di risparmio, quindi incoraggiarli a mettere da parte una parte della paghetta ogni settimana per un giocattolo che desiderano può essere un buon esercizio. Insomma, l’obiettivo dev’essere non solo quello di aiutare le persone che si sono indebitate, ma soprattutto prevenire che lo facciano. Perché prevenire è sempre meglio che curare.
Ecco dove si studia debito
Ecco perché, allora, insegnare debito può essere davvero molto educativo. Ovviamente possiamo farlo come lo si deve fare con dei bambini. Ma iniziare fin dalla giovane età può aiutare a creare adulti maggiormente coscienziosi in futuro, evitando loro possibili problemi nella vita.
Ne è convinta la scuola primaria cattolica St Mary a Chorley, nel Lancashire, che pensa come il bisogno di alfabetizzazione finanziaria non possa essere più urgente. Ovviamente i bambini apprendono, sono delle spugne. Fanno anche sorridere. Chi ha assistito a qualche lezione dice anche che qualcuno di loro sta già risparmiando per acquistare la prima casa. Quanta tenerezza.
Ai bambini, dunque, si insegnano le competenze di gestione del denaro, incluso come gestire il budget e prendere in prestito. Il programma è gestito da un ente di beneficenza nazionale che offre aiuto gratuito e confidenziale alle persone preoccupate per prestiti, credito e debito. L’obiettivo è quello di fornire ai bambini conoscenze, comprensione e competenze in modo che sviluppino una buona attitudine verso il denaro e siano sensibili e sicuri.
Ovviamente non si demonizzano i debiti. Si parla anche di “debiti buoni”. Un buon debito è denaro preso in prestito per un motivo che ha un beneficio duraturo e ripagare il prestito rientra nelle nostre possibilità. In ogni modulo il debito viene rivisitato per rendere i bambini consapevoli che esistono debiti buoni e debiti cattivi.
