Ti sei mai domandato quanto ne sappia di te Google senza che tu lo sappia? C’è un modo facile per scoprirlo, basta fare una semplice ricerca.
Non è una novità che quando cerchiamo qualcosa su Google presto i suoi annunci sembrino rispecchiare i nostri interessi come se ci conoscesse. Anzi, molti lanciano allarmi sulla quantità di informazioni personali che si finisce con lasciare sul web senza pensarci. Per sapere quanto abbia scoperto però c’è un trucco semplice e veloce che rivela l’identikit che Google ha ricostruito su di noi.
Il trucco funziona sia da desktop che da smartphone se si utilizza su entrambi lo stesso account Google. Bisogna andare sulla pagina del motore di ricerca e digitare all’interno della barra “Google Ads Settings” per poi aprire il primo risultato della SERP. In cima alla pagina una volta cliccato sul link apparirà “Il mio centro per gli annunci”.
Si tratta della pagina dedicata alle impostazioni che l’utente può modificare per la pubblicità che vorrebbe ricevere. Su “Aggiorna i tuoi annunci” per esempio si possono impostare gli argomenti di interesse per le pubblicità che si vedranno in futuro. Quella che ci interessa per scoprire cosa sa Google sulla nostra identità però è contenuta nella sezione “Gestisci privacy“.
Quanto ti conosce Google e da dove ricava le informazioni
Prima di preoccuparsi va precisato che buona parte dei dati qui presenti sono stati forniti dall’utente nel momento in cui ha creato il proprio account. Per esempio il genere della persona e la fascia di età, dato che si mette la propria data di nascita. Compare però anche il numero delle lingue che l’utente dovrebbe conoscere in base alle ricerche effettuate.
Al di sotto di queste informazioni più personali c’è la sezione “Categorie usate per mostrare annunci”. Qui Big G ipotizza la situazione sentimentale del proprietario dell’account, il suo grado di istruzione e il fatto che abbia o meno dei figli. Visto che possono esserci degli errori si può verificare e modificare i dati presenti se le deduzioni sono errate.
Per trasparenza sotto questa sezione Google riporta su quali attività si basi per elaborare l’identikit virtuale. Se l’utente lo desidera può disattivare l’utilizzo dei dati ricavati dai siti web o dalla cronologia di YouTube. La rassicurazione riportata in fondo però conferma che le mail e i contenuti del Drive non sono usati a scopi pubblicitari.