Ancora guai per Elon Musk, finito nella tempesta dopo tempesta dopo aver licenziato un dipendente. Altra causa in vista.
Problemi di soldi non ne ha di certo, è il Paperon de’ Paperoni del nuovo millennio, cosa vuoi che sia una causa in più. Elon Musk torna a far parlare di sé, anche se questa volta non pèer una bizzarra idea per ciò che prima era Twitter, griffato da un Uccellino Blu che regalava tenerezza. E ora lo chiamano X e con quel bianco su sfondo nero fa molto dark. Tant’è.
Di causa in causa. D’altronde da quando Elon Musk ha preso in mano il noto social creato da Jack Dorsey, Evan Williams, Biz Stone, Noah Glassn nello stato californiano ma passato ben presto sotto la giurisdizione del Delaware, ne stanno accadendo un po’ di cotte e di crude.
Stavolta niente bislacche e stravaganti novità per Twitter (o X, se preferite), funzioni strane che offrono il fianco al ridimensionamento della privacy (vedi la cancellazione del blocco e la conseguente risposta di chiunque, anche un haters, a un post). Stavolta Elon Musk dovrà rispondere in tribunale per aver licenziato un dipendente.
Licenziato da Elon Musk licenziato illegalmente un dipendente? Un altro curioso caso
Lo ha rivelato CNBC: al National Labour Relations Board è arrivata la settimana scorsa una denuncia secondo cui Twitter avrebbe violato il diritto del lavoro di un dipendente, licenziato su due piedi per aver criticato l’azienda.
In realtà, questo va detto, Elon Musk aveva minacciato sin dall’inizio tutti quei dipendenti che sarebbero tornati al lavoro sul posto, senza più tele lavoro. Ebbene Yao Yue ha criticato questa regola molto “Muskiana” incoraggiando altri lavoratori della Slack a lasciare che l’azienda li licenziasse invece di dimettersi, pur di non sottostare a questa regola, aspramente contestata da molti.
Sempre secondo la CNBC, National Labour Relations Board, un’agenzia governativa indipendente del governo federale degli Stati Uniti d’America, una volta arrivata la denuncia avrebbe accusa Twitter (quindi Elon Musk) di impedire ai lavoratori di esercitare i loro diritti lavorativi legali.
Yue sostiene che Elon Musk l’ha licenziata “come rappresaglia per il suo tentativo di convincere i suoi colleghi a non dimettersi, in modo che avessero una base legale migliore” su cui contestare l’azienda. Nessun sorpresa, sia chiaro, già lo scorso luglio, alcuni ex dipendenti hanno intentato una causa per il presunto rifiuto da parte del miliardario di pagare l’arbitrato che un giudice aveva stabilito a gennaio. Avanti con la prossima causa. Con Elon Musk si fa così.