Cosa sta per accadere ai condizionatori installati nelle case di milioni di famiglie, le decisioni prese a livello europeo.
Continua a livello europeo il dibattito e il confronto sulle nuove tecnologie in grado di garantire nuove prestazioni energetiche e minori emissioni inquinanti, soprattutto per quanto riguarda i refrigeranti naturali. La ricerca europea sta facendo in questo campo grandi passi avanti, con l’obiettivo tra l’altro di contenere i costi per gli utilizzatori finali.
I risultati sul piano della riduzione dell’impatto degli inquinanti, con risparmio energetico e contenimenti dei costi degli impianti, sono buoni, come segnalato nell’incontro avvenuto a Bruxelles per il tredicesimo ATMOsphere Europe Summit. I risultati dell’incontro anticipano le decisioni prese a livello comunitario proprio sulle emissioni di gas fluorurati usati come refrigeranti nei sistemi di condizionamento dell’aria.
Quali decisioni sono state prese per i condizionatori in Europa
Ricordiamo che gli idrofluorocarburi (HFC), prodotti chimici altamente inquinanti, tanto da essere riconosciuti come i più potenti gas serra esistenti al momento, sono regolarmente usati come gas di refrigerazione in numerose applicazioni commerciali, a cominciare dai frigoriferi dei supermercati e dagli impianti di condizionamento dell’aria.
Proprio sulla riduzione dei gas fluorurati Parlamento europeo e Commissione hanno raggiunto un accordo che prevede la loro riduzione graduale dal mercato e il loro azzeramento entro il 2050. L’accordo provvisorio prevede il divieto di immissione nel mercato europeo di prodotti che contengono il gas incriminato e l’individuazione di scadenze nell’uso dei gas per la manutenzione di diverse apparecchi elettronici.
Ma soprattutto l’intesa prevede l’individuazione delle date per l’eliminazione dei gas fluorurati dagli impianti per la refrigerazione domestica, il condizionamento dell’aria e le pompe di calore. In questi sistemi si considera “tecnologicamente ed economicamente fattibile passare ad alternative che non utilizzano gas fluorurati”, come recita una nota del Parlamento europeo.
Ora saranno le imprese a doversi adattare verso la produzione di apparecchi refrigeranti e di condizionamento dell’aria che usino prodotti naturali al posto dei gas fluorurati. In Germania, le aziende si stanno impegnando a usare refrigeranti naturali a cominciare dagli impianti presenti negli ambienti pubblici come i treni.
Scelte simili anche in Italia, con abbattimento delle emissioni nei treni dove sono stati adottati sistemi con refrigeranti naturali. Nel nostro Pese già ora la produzione di pompe di calore che privilegiano i refrigeranti naturali è in forte sviluppo e rappresenterà a lungo andare una soluzione per le famiglie che non possono affrontare le spese per una riconversione termica completa delle loro abitazioni.
Dunque non c’è al momento una data definitiva, ma la via per la transizione verso l’uso dei refrigeranti naturali è segnata, con gli impianti domestici che dovranno essere gradualmente sostituiti con altri meno inquinanti nel giro di pochi anni.