Con l’obiettivo di capire se sia possibile una relazione tra la robotica e la domotica, abbiamo deciso di chiedere aiuto ad uno dei massimi esperti sull’argomento. Il suo nome è Lorenzo Ricciutelli, founder di Domoticafull.it. Si tratta di una sorta di rivista digitale, costantemente aggiornata, con le ultime novità in fatto di domotica e di smart home. Insomma, un validissimo supporto per chi, come noi, ne sa poco o nulla sull’automazione casalinga.
Con il contributo di Lorenzo, abbiamo compreso che la fusione tra la domotica e la robotica, non solo è possibile ma è già in atto. L’esempio proposto dal founder di Domoticafull è stato quello dei robot lavapavimenti. Si possono definire come degli elettrodomestici smart in grado di spazzare, pulire e lavare i pavimenti, con maggiore precisione e con molta meno fatica, rispetto a quanto viene fatto manualmente.
Magari, torni a casa dopo una durissima giornata di lavoro, sperando di poterti concedere un momento di meritato riposo, ma trovi il pavimento di casa in pessimo stato, per via della polvere e dello sporco accumulati. In questi casi, non risultano soluzioni migliori dei robot lavapavimenti. Inoltre, Lorenzo ha fatto presente che i modelli di ultima generazione si attivano, di solito, da un’applicazione o mediante comando vocale.
Incuriositi dal tema dei robot lavapavimenti e dalla loro praticità, abbiamo chiesto all’esperto di elencare le caratteristiche del modello ideale, da tenere in considerazione prima di passare all’acquisto di un robot lavapavimenti.
Tra le priorità di un robot per l’uso quotidiano, Lorenzo ha inserito il sensore anticollisione, il sensore anticaduta, la ricarica automatica e la mappatura, richiamate in un articolo su Domoticafull.it di qualche giorno fa.
Nel dettaglio, il sensore anticollisione evita che il dispositivo smart possa schiantarsi contro pareti, mobili o altre componenti dell’arredo. In breve, ne garantisce la piena sicurezza. Per lo stesso motivo, molto spesso, il sensore anticollisione viene affiancato da un sensore anticaduta. Quest’ultimo ha la funzione di identificare scale o gradini, i quali potrebbero compromettere la stabilità del robot lavapavimenti.
Detto ciò, non possono mancare delle osservazioni sull’autonomia del dispositivo smart. Un aspetto connesso alla capienza della batteria ricaricabile. Al pari degli esseri umani che, quando sono stanchi, si infilano sotto le coperte, i robot più recenti, non appena rilevano una bassa carica residua, tornano alla base per ricaricarsi. Completata la carica, il device torna al punto lasciato in sospeso. Un qualcosa di inimmaginabile rispetto a qualche anno fa. Infine, per mappatura, si intende la scansione dell’abitazione, anche se sia stata costruita su più livelli.
Considerando le funzionalità e la presenza dei sensori inseriti all’interno del robot lavapavimenti, è sorto il dubbio se ci siano ancora spazi per il controllo dell’uomo o si è giunti ad un’automazione completa.
Secondo l’esperto in materia, servirà ancora qualche anno per osservare un’automazione al 100%. Tutti i modelli in commercio, chi più chi meno, hanno ancora bisogno della mano dell’uomo per l’attivazione e nella selezione del tipo di lavaggio. Insomma, c’è sempre qualcuno dietro al robot che gli riferisce come lavare, a quale velocità, quando attivare le spazzole ed il numero di rotazioni da compiere.
Una volta fissati questi parametri, l’amico delle pulizie è pronto ad entrare in azione, bilanciando l’uscita del disinfettante con i getti d’acqua. Lorenzo ci ha ricordato che non è possibile effettuare lo stesso tipo di lavaggio su qualsiasi superfice. Quindi, direttamente dall’app, si dovrà selezionare un lavaggio con poca acqua per i pavimenti in parquet, mentre per quelli in gres porcellanato, l’utente potrà optare anche per la massima potenza.
Più che con una domanda specifica, abbiamo voluto concludere l’intervista, all’esperto di domotica e robotica, con un’impressione personale sul prossimo futuro.
Ci ha rivelato che l’interesse per le apparecchiature descritte è crescente e che i dati sulle vendite sono in costante aumento. Dunque, i maggiori produttori di robot lavapavimenti continuano a puntare forte sull’innovazione tecnologica e su articoli progettati per venire incontro alle principali esigenze dei consumatori. Rispetto al passato, oggigiorno i produttori dispongono di un maggior numero di strumenti per scovare il pensiero dell’opinione pubblica e piazzare la mossa vincente.
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