Addio a Google Allo, l’app di messaggistica del colosso di Mountain View che si era posta come competitor di WhatsApp e dotata di un assistente virtuale integrato. In circa due anni si è vissuto il tramonto di questo ennesimo progetto fallito da parte di Big G, che però – quantomeno – ci ha provato. A Marzo 2019 si chiuderà il sipario su questo software che aveva fatto il proprio debutto sia su Android che iOS come app promettente. Ma come ad esempio Google Plus, anche questo tentativo è caduto nel vuoto. Il vicepresidente di Chrome, Comms and Photos – Anil Sabharwal – ha commentato che “Allo non ha mai raggiunto il livello di trazione desiderato”. Tra i motivi, tanti bug, non ultimo quello, paradossalmente, di non poter inviare messaggi.
Google Allo è l’applicazione di messaggistica dell’azienda di Mountain View presentata durante la Google I/O 2016, che lanciava la sfida a WhatsApp. La principale funzionalità di Allo riguardava l’utilizzo dei chatbot, una sorta di utenti virtuali realizzati per ricevere domande e rispondere agli utenti. Attraverso l’intelligenza artificiale, l’utente che ha posto la domanda poteva ricevere in tempo quasi reale una risposta ad-hoc. Tutto molto buono – sul piatto – ma che non ha raggiunto i risultati attesi.
Che cos’era Allo
Allo permetteva di inviare messaggi vocali ed effettuare richede video, immagini o porre domande senza dover utilizzare la tastiera. Inoltre, un altro importante punto di forza di Allo riguardava la funzione “Incognito“, modalità attraverso cui è possibile rendere le chat completamente criptate.
Per quanto riguarda il download, Google Allo era stata rilasciata all’interno del Play Store e App Store. Per scaricare l’applicazione basta entrare nello store dedicato, ancora oggi se volete dare un tentativo al crepuscolo. In alternativa, qualora non sia ancora disponibile per il proprio dispositivo Android, è possibile scaricare il file APK, a partire da questo link, ed effettuare l’installazione.
Prima dell’installazione, controlla di aver abilitato l’opzione “Origini sconosciute” all’interno del menu Sicurezza nella sezione Impostazioni. Ovviamente, affinché Google Allo funzioni è necessario fornire alcune autorizzazioni, tra cui l’accesso all’elenco dei contatti e ai contenuti salvati nel dispositivo.
Google Allo: l’account
Una volta effettuata l’installazione, è arrivato il momento di effettuare la creazione e configurazione dell’account. Google Allo richiederà di inserire il proprio numero di telefono per inviare un SMS di verifica. Nelle schermate successive, è possibile scattare un’immagine profilo o selezionarla all’interno della galleria. Come ultimo passaggio è necessario digitare il proprio nome.
Terminata la configurazione, Google Allo permetterà di accedere al sistema d’intelligenza artificale dell’Assistente Google. A quest’ultimo è possibile chiedere informazioni, di inviare un messaggio a un contatto e molto altro ancora.
Google Allo: assistente e intelligenza artificiale
Come già anticipato, Google Allo è un’app dotata di un sistema di intelligenza artificale che permette di cercare informazioni, senza dover abbandonare l’applicazione.
L’Assistente Google comprende il linguaggio naturale e attraverso un sistema evoluto d’intelligenza artificale permette di ottenere informazioni rilevanti. Allo stesso tempo, l’Assistente Google, per ogni messaggio ricevuto, è in grado di analizzare il contenuto e fornire risposte intelligenti che nel tempo miglioreranno notevolmente, in modo tale da offrire risultati sempre più vicini allo stile di conversazione.