Il nuovo PowerWalker VI 2200 GX è un UPS (Uninterruptible Power Supply) di ultima generazione pensato per tutti coloro che possiedono computer ad alte prestazioni e desiderano salvaguardarli nel miglior modo possibile.
Quando si parla di PC ad alte prestazioni ci riferiamo a computer pensati apposittamente per eSports, mining, programmi di grafica 2D e 3D, con una o più schede grafiche e processori di fascia alta. Chiunque possieda un computer del genere dovrebbe considerare l’acquisto di un gruppo di continuità. Quest’ultimo, infatti, permette di mantenere accese e al sicuro, in caso di blackout, tutte le periferiche collegate.
All’interno di questa recensione andremo ad analizzare le prestazioni del PowerWalker VI 2200 GX; oltre a tutte le principali caratteristiche tecniche e funzionalità offerte.
Nel segmento degli UPS esistono molteplici aziende che puntano ad offrire prodotti di qualità. Tra di esse spicca PowerWalker, grazie anche all’ampia gamma di soluzioni che punta a soddisfare la maggior parte delle esigenze. PowerWalker offre un ampio catalogo, a partire da UPS per aziende fino a modelli consumer.
Dopo aver testato il PowerWalker VI 500 T/HID, abbiamo deciso di salire di qualche gradino più in alto in termini di Watt provando il nuovissimo PowerWalker VI 2200 GX. Seppur entrambi gli UPS siano modelli line interactive, ovvero ottengono l’alimentazione direttamente dalla rete e mangono carica la batteria attraverso un apposito circuito raddrizzatore, vi sono sostanziali differenze.
Il nuovo PowerWalker VI 2200 GX è pensato principalmente per i gamers e coloro che possiedono computer ad elevate performance. Un’altra particolarità è quella di essere un UPS con output non a onda sinusoidale pura, bensì a sinusoidale approssimata a scalini.
In rete vi sono dibattiti sui benefici di scegliere un UPS a onda sinusoidale pura, invece di un modello approssimato a scalini. A nostro avviso, nel caso in cui si desideri risparmiare qualche decina di euro, i modelli con output sinusoidale a scalini rappresentano un’ottima scelta.
Se da un lato un alimentatore con PFC attivo potrebbe avere alcune problematiche con UPS a scalini, dall’altro vi è da considerare che l’onda sinusoidale simulata viene utilizzata per la maggior parte dei computer e delle periferiche.
Quando si valuta l’acquisto di un UPS, è importante ricordarsi di acquistare prodotti di qualità, al fine di non ritrovarsi nel peggior dei casi con l’alimentatore del computer bruciato.
Quindi, durante l’acquisto di un UPS, suggeriamo di considerare l’attenzione posta del produttore nella creazione dei propri prodotti. Il nostro consiglio è quello di investire su apparecchiature di qualità, capaci di garantire il massimo delle performance.
Il gruppo di continuità PowerWalker VI 2200 GX si presenta all’interno di una confezione di cartone, con raffigurata l’immagine dell’UPS contenuto al suo interno.
Al suo interno troviamo l’UPS, il cavo di alimentatore con presa Shuko direttamente collegato all’unità, il cavo USB-USB per il controllo da remoto HID tramite software e il manuale d’istruzione.
Sul retro troviamo 4 porte Shuko a cui è possibile collegare tutti i propri dispositivi. Nella parte frontale sono presenti due porte USB 5.1V/2A massimo, utili per ricaricare smartphone, tablet, fotocamere e non solo.
Le dimensioni del PowerWalker VI 2200 GX sono pari a 13,9 cm di larghezza, 19,5 cm in altezza e 36,4 cm di profondità, per un peso complessivo di 10.4 kg.
Rispetto a modelli meno potenti, PowerWalker VI 2200 GX è dotato di una ventola che si attiva in determinate circostanze. In particolare, la ventola posteriore si attiva quando il carico è superiore al 50%, in modalità batteria e AVR. Nel caso in cui l’UPS è in modalità LINE, con voltaggio superiore o uguale a 13.4V e carico inferiore al 50%, la ventola rimane ferma, disattivata.
Rimuovendo il pannello frontale e alcune viti, è possibile accedere al vano che contiene le batterie. Si tratta di una procedura veramente semplice, studiata per minimizzare i tempi in caso di sostituzione del pacco batterie. Il modello di batterie utilizzato da PowerWalker VI 2200 GX sono 2 Leoch DJW12-9.0 da 12V e 9Ah. In caso di sostituzione, come da manuale PowerWalker, suggeriamo di acquistare batterie compatibili e con medesime caratteristiche.
Sul fronte delle caratteristiche tecniche, PowerWalker VI 2200 GX supporta fino a 1200W ed è caratterizzato da un fattore di potenza pari a 0.55. Il tempo di trasferimento dalla rete elettrica alla batteria è di circa 4-8ms, fino a 10ms massimo. Di fatto, in condizioni normali o di elevato utilizzo, questa breve interruzione non comporta alcun problema, permettendo di mantenere attive tutte le apparecchiature connesse.
La forma dell’onda di PowerWalker VI 2200 GX non è una sinusoidale pura, ma sinusoidale approssimata a scalini. Nell’utilizzo quotidiano con computer, monitor e device tecnologici, l’onda sinusoidale approssimata a scalini continua ad essere un’ottima soluzione.
Al tempo stesso, l’UPS di PowerWalker garantisce protezione da sbalzi di corrente nei confronti della connessione RJ-45 utilizzata da router, switch e altri dispositivi. Grazie alla porta RJ-45 è possibile proteggere il proprio network locale.
Come detto in precedenza, PowerWalker VI 2200 GX è dotato di porta USB compatibile con lo standard HID (Human Interface Device).
A differenza di molti altri UPS in circolazione, questo modello può essere collegato a dispositivi compatibili e comandato da remoto, programmando lo spegnimento automatico e molto altro ancora. Questa soluzione risulta particolarmente intelligente, consentendo di proteggere tutti i device connessi.
A completare i meccanismi di protezione di questo UPS vi è la funzione AVR (Automatic Voltage Regulation). Quest’ultimo è visibile in caso di frequenti sbalzi di corrente, visto che AVR interviene per riportare il voltaggio all’interno del range considerato standard.
Ma come si comporta PowerWalker VI 2200 GX? Per testare questo UPS abbiamo deciso di connetterlo a un computer di ultima generazione con processore Intel Core i7, 32GB di memoria RAM, due schede video GeForce GTX 1080 Ti e SSD NVMe. In questo caso, il consumo complessivo di picco massimo si aggira attorno ai 650 Watt. Ovviamente, durante l’utilizzo quotidiano, il consumo di corrente elettrica varia molto in base all’utilizzo.
Considerando una postazione standard con monitor, computer gaming, hard disk esterno e alcune periferiche come stampante, speaker e altro; PowerWalker VI 2200 GX risulta più che sufficiente per la maggior parte dei videogamers.
In caso di utilizzo al 50%, ovvero 600 Watt circa di carico, il pacco batterie garantisce fino a 5 minuti di tempo utile per spegnere tutte le periferiche in caso di blackout.
Una volta che la batteria è completamente scarica, il tempo di ricarica può variare in base alle condizioni. Nelle nostre misurazioni ci sono volute circa 3 ore per una ricarica completa da 0% al 90%.
Di fatto, sia le specifiche tecniche che i nostri test hanno dimostrato come PowerWalker VI 2200 GX sia un UPS pensato per coloro che desiderano le massime prestazioni, proteggere il proprio computer e tutte le periferiche connesse.
Se da un lato le performance ci hanno positivamente sorpreso, dal’altro abbiamo constatato una piccola pecca. Quest’ultima riguarda il display LCD posto nella parte frontale. Rispetto al modello che avevamo testato in passato, rimane con la retroilluminazione blu sempre attiva, risultando un po’ fastidioso in ambienti come lo studio, la camera da letto o la sala.
Sul display LCD è possibile visualizzare lo stato dell’UPS, il livello di carico, la capacità della batteria e la presenza delle modalità AVR e backup mode. Quest’ultima si attiva durante l’attivazione della modalità batteria.
Per quanto riguarda la ventola posteriore, uno dei timori più diffusi per chi acquista un UPS del genere è il livello di rumorosità. Nei nostri test, la ventola posteriore di PowerWalker VI 2200 GX è risultata essere abbastanza silenziosa, facendo registrare un rumore complessivo di 45dB.
Ad accompagnare PowerWalker VI 2200 GX, vi è il software WinPower. Si tratta di una soluzione che permette di monitorare il proprio UPS tramite cavo LAN oppure USB. Sono tantissime le funzionalità offerte da questo programma. Vi è la possibilità di vedere lo stato del dispositivo attraverso informazioni chiave, gestire opzioni di spegnimento in base a determinate condizioni e molto altro. Sono presenti le notifiche di avviso tramite email e SMS, quest’ultima a patto che il modem supporti la funzione GSM.
WinPower è completamente gratuito ed è possibile installarlo sulla maggior parte dei sistemi operativi tra cui Windows, Mac, Linux, Unix e non solo. Così facendo, è possibile mantenere sempre un occhio vigile sullo stato dell’UPS, monitorarlo a distanza e ricevere feedback dal programma.
Proteggere i propri dispositivi, soprattutto per i gamers e gli amanti della tecnologia, è una scelta che può essere considerata quasi obbligatoria, soprattutto se ci si trova in zone in cui gli sbalzi di corrente sono frequenti.
Durante il nostro periodo di test di PowerWalker VI 2200 GX ci siamo resi conto di come un UPS possa trasformarsi in un dispositivo indispensabile. Di fatto, non possiamo che suggerire PowerWalker VI 2200 GX per tutti coloro che sono alla ricerca del maggior livello di protezione per le proprie periferiche; anche a fronte della piccola pecca del display sempre accesso.
Il buon rapporto qualità/prezzo e le performance riscontrate durante i nostri test dimostrano come PowerWalker sia riuscita a realizzare un prodotto dal prezzo interessante, con caratteristiche elevate, capace di trasformarsi in compagno fedele nel proteggere quotidianamente le apparecchiature informatiche .
[amazon codice=”B000R3PGHM” type=”” ]
Le smart tv possiedono una videocamera dalla quale spiano le vostre attività? Cosa c'è di…
L'evoluzione tecnologia ha portato i cittadini a una vivere una serie di condizioni praticamente obbligatorie.…
Rischi continui per gli utenti del web. Troppe dinamiche possono guastare la stessa armonia, e…
Arriva la nuova frontiera della truffa: degli hacker hanno sviluppato un modo per rubare anche…
La scienza ha stabilito dopo anni la verità sulla correlazione tra smartphone e tumori: ecco…
C'è una funzione di Whatsapp che non tutti conoscono e che invece rappresenta una comodità…