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Fujifilm X-H1: il test anteprima della nuova mirrorless

Abbiamo avuto il grande privilegio di provare la Fujifilm X H1 in anteprima a Lisbona, in occasione del lancio internazionale del nuovo modello di fotocamera mirrorless del produttore nipponico. A corollario dell’evento, c’è stata disponibilità di mettere mano sulla nuova macchina fotografica, per un test pieno in diverse condizioni di luce e di soggetto.

Con il suo stabilizzatore integrato nel corpo macchina (sul sensore, a 5 assi) e una performante e spiccata dote in ripresa video, la nuova Fujifilm X-H1 che prende come base la già apprezzata Fujifilm X-Pro2 aggiungendo a sensore e processore ben noti diverse migliorie in ogni direzione e ramificazione. Le nostre impressioni.

Design

Solida, ergonomica e ben bilanciata, Fujifilm X-H1 presenta un nuovo grip più grande e più comodo, una zona altrettanto confortevole dove poggiare il pollice quando non in uso e in generale si presenta pronta per l’aggancio e l’uso di lenti pesanti. In mano si apprezza la robustezza e la leggerezza (673 grammi) al tempo stesso. In lega di magnesio, è del 25% più spessa di X-T2, resistente a acqua e polvere e temperature fino a -10 gradi. Le misure sono di 139.8×97.3×85.5 mm

Lo schermo è da 3 pollici a 1040k punti e può essere orientato in quattro direzioni, per venire incontro al fotografo in ogni condizione di scatto, e la qualità è molto alta e si “vede al meglio” in ogni angolazione e luce contro. Secondo l’opinione di molti X-Photographers presenti all’evento, inoltre, l’uso in modalità Live View consuma persino meno del mirino. La rappresentazione dei colori da una modalità all’altra non cambia, entrambe offrono alta risoluzione e refresh elevato. Il mirino elettronico ha una risoluzione di 3.69 milioni di punti e un ingrandimento 0.75x oltre che un refresh di 100fps o 60fps.

Bella sorpresa il pulsante AF-ON per mettere a fuoco col pollice, molto comodo così come il joystick sul retro per la posizione della messa a fuoco. Le ghiere sono quelle classiche (tranne per quella della compensazione dell’esposizione) con tanto di blocco per evitare movimenti non volontari. In generale i tasti sono sensibilmente più grandi e più tondeggianti. Non è invece una sorpresa la doppia slot per SD sul lato, mentre l’ingresso del microfono è presente solo nel battery grip opzionale che – per la spesa tutto sommato contenuta – l’acquisto è più che consigliato, anche perché triplica l’autonomia della batteria singola da comunque 310 scatti circa.

Molto comodo lo schermo LCD di servizio da 1.28 pollici che ricorda quello della GFX50S. L’otturatore è sensibile, ma soprattutto silenzioso, come peraltro confermato dalla stessa Fujifilm che l’ha soprannominato il più “quiet” di tutta la X-Series. Ideale per non distrarre il soggetto, sia esso umano o animale. Poggiando l’orecchio sulla macchina si può sentire la costante azione dello stabilizzatore nuovo di pacca il cui lavoro si vede molto, ma si sente solo in questo modo. Si può scattare a raffica a 14fps con l’otturatore elettronico o 8fps con quello meccanico (a 11fps con il battery grip).

Funzionalità

I menu interni sono ricchi, molto ricchi, tanto che consigliamo subito il buon My Menu, ossia quello personalizzabile per metterci dentro le impostazioni e i collegamenti rapidi preferiti così da non perdersi in navigazioni e esplorazioni di tutte le pagine.

Le prestazioni dall’autofocus sono migliorate soprattutto con bassa luce, il rilevamento di fase agisce fino a -1EV; ci sono 91 punti che possono essere aumentati a 325. In generale le immagini rispondono sempre alle esigenze, con qualsiasi modalità di messa a fuoco si stia utilizzando.

Abbiamo fatto riferimento al battery grip (VPB-XH1) ed è una vera manna aggiungendo tre batterie, aumentando le prestazioni dello scatto a raffica e ampliando il limite dei video. In più, c’è il jack per le cuffie, ideale per videomaker.

Fujifilm X-H1, la scheda tecnica

La scheda tecnica di Fujifilm X-H1 è di alto livello grazie al sensore APS-C X-Trans™ CMOS III da 24,30 milioni di pixel, naturalmente senza filtro passa-basso, X-Processor Pro, è realizzata con un corpo waterproof e dustproof in lega di magnesio quantificabile del 25%, più robusta di X-T2 e in grado di operare anche a -10 gradi. Insomma, molto utile per i fotografi outdoor e documentaristi. Il mirino elettronico ha un rapporto di ingrandimento pari a 0,75x, una risoluzione di 3,69 milioni di pixel e conta su un ritardo di visualizzazione di appena 0,005 secondi, con una frequenza di aggiornamento di 100 fps.

C’è un monitor LCD touch da 3 pollici inclinabile in tre direzioni, per scatti anche difficili, e ha una risoluzione pari a 1.04 milioni di pixel. Molto utile il tasto AF-ON per la messa a fuoco automatica con il pollice, togliendo all’otturatore la doppia corsa. C’è una nuova simulazione pellicola chiamata “ETERNA” e pensata per i video, ma utilizzabile anche per le foto, puntando su colori e ombre “drammatiche”.

Notevole la modalità video 1080/120 per slowmotion a 1/2, 1/4 e 1/5, la registrazione F-log *4 su scheda SD facilitando e lo scatto DCI 4K (4096×2160).

Prestazioni

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Incredibile la nitidezza degli scatti in condizioni di luce scarsa con otturatore lento: nel set della coppia “matrimonio” la stanza era quasi del tutto buia, ma fotografando a un ottavo di secondo il viso rimane fermo e non c’è mosso. Abbiamo prestato particolare attenzione al nuovo effetto simulazione pellicola Eterna che aumenta il range dinamico ed è pensato per video più cinematografici, ma anche in foto è notevole.

In video, come già detto lo slow motion è sorprendente, ma con le nuove lenti per il cinema e la modalità 4k Cine a 24fps si può davvero raggiungere un livello altissimo. Di più: con il controllo completo del video (F-Log) si ha pieno spazio per la fantasia.

Prezzo e uscita di Fujifilm X-H1

Fujifilm X-H1 sarà in uscita dal prossimo marzo 2018 con un prezzo di 1.939,99 euro iva compresa per la soluzione solo corpo, e a 2.239,99 euro iva compresa con il battery grip Vertical Power Buster, soluzione che consigliamo vivamente.

Diego Barbera

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