Facebook+ascolta+le+conversazioni+per+proporre+pubblicit%C3%A0
tecnocinoit
/2017/11/articolo/facebook-ascolta-le-conversazioni-per-proporre-pubblicita/98235/amp/

Facebook ascolta le conversazioni per proporre pubblicità

Facebook ascolta le conversazioni degli utenti per proporre pubblicità mirate ed estremamente aderenti a ciò di cui stanno parlando per iscritto o addirittura a voce? Potrebbe sembrare di sì viste le numerosissime segnalazioni, che però potrebbero al tempo stesso avere spiegazioni realistiche e non così sensazionaliste.

Quanto di vero c’è attorno a questa possibilità che vede la comparsa di banner che si riferiscono – guarda un po’ – a qualcosa del quale abbiamo parlato a un nostro contatto online, quasi che l’advertising possa sfruttare tutte le tecnologie, già esistenti, per il riconoscimento evoluto e preciso delle conversazioni? Facciamo il punto.

Il caso tipo è questo: stiamo parlando a voce o per iscritto con un nostro amico, parente o contatto su Facebook ad esempio della nuova pizza gusto xyz della marca abc. Il caso vuole che nella nostra timeline appaia proprio un post sponsorizzato dalla marca abc sulla sua pizza gusto xyz, quasi come se fosse stato ascoltato il nostro discorso. Come è possibile?

La spiegazione complottista

Partiamo dalla spiegazione complottista ossia che sì, è proprio vero che Facebook va ad ascoltare le nostre conversazioni per proporci pubblicità mirate. Come è possibile? Attraverso il microfono posizionato sul nostro smartphone o addirittura PC viene ascoltata la voce e convertita in testo che viene dato in pasto agli algoritmi che ne decifrano il significato.

Da lì è un gioco da ragazzi accostare una pubblicità che segua proprio le indicazioni del riconoscimento vocale o del testo. Pubblicità per Facebook che appariranno come post sponsorizzati ad hoc. È arrivata, però, la smentita di Rob Goldman, vicepresidente per il settore pubblicità Facebook: “Non è semplicemente vero, non abbiamo né ora né mai usato il microfono per le pubblicità”.

La spiegazione realista

C’è una spiegazione meno affascinante, ma più realista del fenomeno. Le pubblicità si basano effettivamente sulle informazioni che abbiamo immesso al momento della registrazione, di ciò che “regaliamo” alla società compilando i vari campi del nostro profilo e in base a ciò che condividiamo. Insomma, sfruttano le info che noi stessi spifferiamo a Facebook.

Inoltre, può anche essere dovuto a un fenomeno psicologico per il quale prestiamo più attenzione a ciò che abbiamo discorso nei tempi recenti, tralasciando tutte quelle altre volte che le pubblicità non corrispondevano affatto alle nostre conversazioni più recenti.
[vedianche type=”articolo” id=”98007″]

Diego Barbera

Recent Posts

Le smart tv hanno una telecamera nascosta, controlla subito se il tuo modello ne ha una: non immagini cosa può accadere

Le smart tv possiedono una videocamera dalla quale spiano le vostre attività? Cosa c'è di…

2 mesi ago

Se appare questo dispositivo sui tuoi account devi rimuoverlo: tecnici invitano a farlo subito

L'evoluzione tecnologia ha portato i cittadini a una vivere una serie di condizioni praticamente obbligatorie.…

2 mesi ago

Sembra un normale messaggio ma non lo è, se ti attacchi al Wi-fi accedono ai tuoi dati personali: tantissime segnalazioni

Rischi continui per gli utenti del web. Troppe dinamiche possono guastare la stessa armonia, e…

2 mesi ago

Il nuovo trucco degli hacker per rubarti anche l’auto: boom di furti improvviso, automobilisti nei guai

Arriva la nuova frontiera della truffa: degli hacker hanno sviluppato un modo per rubare anche…

2 mesi ago

Smartphone e tumori, ora c’è l’ufficialità: la scienza ha stabilito la verità, cosa bisogna fare

La scienza ha stabilito dopo anni la verità sulla correlazione tra smartphone e tumori: ecco…

2 mesi ago

Funzione WhatsApp comodissima che probabilmente non hai mai utilizzato: svolta clamorosa

C'è una funzione di Whatsapp che non tutti conoscono e che invece rappresenta una comodità…

2 mesi ago