Facebook ha annunciato il rilascio diFacebook Paywall, un prodotto per le notizie a pagamento, che si potrebbe basare su sottoscrizioni e abbonamenti. Si tratta di un’importante novità, visto che tutto ciò potrebbe permettere agli editori di creare una sorta di paywall per gli Instant Articles di Facebook, aumentando al tempo stesso gli introiti. Con l’introduzione delle notizie online a pagamento si apre la strada verso un nuovo modo di fruire i contenuti condivisi in rete. La fase di test inizierà a breve e le notizie a pagamento su Facebook saranno disponibili anche in Italia.
La piattaforma social più famosa al mondo, Facebook, ha deciso di introdurre una sorta di paywall all’interno della piattaforma. Con questa scelta, coloro che desideranno leggere i contenuti attraverso Instant Articles dovranno pagare una sottoscrizione o un abbonamento. Facebook Paywall può essere considerato la trasposizione social di ciò che alcuni editori online hanno provato a fare all’interno dei propri siti web.
Il rilascio del Facebook Paywall è stato confermato lo scorso luglio da Campell Brown, capo del settore news partnership della piattaforma di Menlo Park. Adesso, è ufficiale che Facebook permetterà di accedere a notizie online a pagamento. La richiesta dell’introduzione delle notizie a pagamento sembra essere arrivata direttamente dagli stessi editori. Quindi, come capita per alcune testate internazionali e nazionali, a partire dalla fine del mese di ottobre, sarà necessario pagare le notizie lette. L’utente, tuttavia, potrà leggere una decina di pezzi liberi nell’arco di un certo periodo per una determinata testata, in modalità freemium, ma dopo aver raggiunto questo limite verrà richiesta l’attivazione di un abbonamento.
Nella fase di test che inizierà a breve saranno disponibili due formati, a partire dal formato degli Instant Articles. Il primo prevede una sorta di paywall che consentirà di leggere gratis fino a un certo numero di articoli. Il secondo formato è quello freemium, in base al quale saranno gli editori a decidere quali contenuti offrire gratis sul social network e quali a pagamento. Agli editori andrà la totalità dei ricavi.
Come detto in precedenza, le notizie a pagamento partiranno a fine del 2017. Il test di Facebook Paywall che prende il via entro la fine del 2017 riguarda una decina di partner mondiali, tra cui La Repubblica Italia. Il resto dei partner sono i seguenti: Bild, The Boston Globe, The Economist, Hearst (The Houston Chronicle e The San Francisco Chronicle), Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times e The San Diego Union Tribune) e The Washington Post.
Di fatto, Facebook sta cercando di trasformare il proprio ruolo, diventando una sorta di “edicola digitale“, che gestisce i rapporti economici tra testate e utenti.
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