Toshiba sta testando un nuovo tipo di batteria ad alta capacità e soprattutto molto rapida nella ricarica che potrebbe andare a triplicare l’autonomia delle auto elettrica “causando” una vera e propria rivoluzione del settore. D’altra parte è la necessaria e indispensabile innovazione che servirà a far sì che questo segmento vada davvero a fare il salto di qualità necessario che si attende.
Questa nuova tipologia di batteria Toshiba è riconosciuta come SCiB (Super Charge ion Battery) ed è nota già da tempo, dal 2007 e consente di raggiungere il 90% in appena cinque minuti garantendo allo stesso tempo una vita di 10 anni in sicurezza.
L’attuale tecnologia SCiB utilizza ossido di litio e titanio come anodo, ma Toshiba vuole puntare su un’altra lega che dovrebbe garantire una maggiore efficienza, andando a sostituire il litio con il niobio e su una struttura di organizzazione dei cristalli per immagazzinare gli ioni di litio in modo migliore.
Una versione da 50Ah ha dichiarato una capacità del 90% dopo ancora 5000 cicli e potrebbe portare a una autonomia di 320 km dopo soli 6 minuti di carica, esattamente il triplo di quanto si può avere al giorno d’oggi.
La società Ioxus aveva annunciato molto tempo fa un tipo di batterie ibride a ultracapacitore che promettevano prestazioni come nessune mai: sono così performanti e potenti che secondo le stime dureranno il doppio rispetto alle attuali di ultima generazione e si caricheranno in pochi secondi. Era un po’ il sogno inseguito da anni e anni quello di pile e batterie matusalemme nell’autonomia, ma allo stesso tempo scheggie a raccogliere quanta più energia possibile in pochissimi secondi. Sarebbe il punto di partenza per dare poi alle auto elettriche quel che chiedono da sempre ossia una vera competitività con quelle a carburante.
Ioxus ha specificato subito che le pile/batterie a ultracapacitori (come la torcia che si ricarica in 30 secondi) in fase di studio per ora sono in grado di alimentare solamente un gadget di piccole dimensioni e non certamente ancora grandi dispositivi come portatili né tantomeno, purtroppo, un’automobile elettrica. Le tempistiche di ricarica calcolate da Ioxus erano davvero strabilianti visto che si parla di 20 secondi per una carica parziale ben oltre il 50% e 90 secondi per una ricarica completa
Per ora le batterie hanno ancora una vita non così soddisfacente secondo la società produttrice, con 20.000 cicli di ricarica. Presto potrebbero però essere migliorate e così soddisfare tutte le richieste. Nel frattempo potrebbero migliorare i vecchi metodi che ricavano energia dal movimento umano o addirittura dai suoi fluidi
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