Sono cominciati i test per le reti mobili 5G in Italia. I dispositivi mobili di ultima generazione e le chiavette internet più all’avanguardia possono viaggiare ad una velocità di 100 megabit al secondo in download e 20 megabit al secondo in upload grazie alla rete 4G ( 4a generazione) e già questa è un’ottima comodità se ci si trova in una zona con ricezione di questo tipo, ma presto potremmo vedere dei miglioramenti sostanziali per quanto riguarda l’ampiezza di banda erogata dai vari provider italiani grazie alla 5G.
Secondo l’annuncio del ministero dello Sviluppo, i test per la rete 5G in Italia sono cominciati nelle città di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera; queste città sono state scelte in base al loro posizionamento, alla capillarità della rete ultraveloce e perché in fase di ricostruzione post-terremoto, per quanto concerne L’Aquila. “Vogliamo che i territori individuati diventino luoghi per la sperimentazione dei servizi innovativi. L’infrastruttura è la condizione abilitante, ma la vera sfida è quella di candidare l’Italia ad essere punto di riferimento per la creazione di prodotti e servizi che sfruttino la tecnologia 5G” afferma Antonello Giacomelli, sottosegretario allo Sviluppo economico. Diciamoci la verità, chi è appassionato di tecnologia sa che l’Italia non brilli per quanto riguarda la velocità delle proprie reti internet, ma con la 5G si raggiungono velocità di download di 10 Gigabit al secondo, 100 volte superiore alla 4G, cosa che potrebbe permettere agli italiani di cambiare il proprio modo di vivere grazie a servizi pubblici e domestici che sfruttano la larghissima banda della rete.
La Commissione Europea ha ordinato che “entro il 2018, gli stati membri dovranno individuare almeno una città in cui far cominciare i test” e l’Italia ha subito risposto all’appello, candidando 5 città ad essere il campo di prova della nuova tecnologia. Molti enti, università e centri di ricerca potranno trarre grande beneficio da una così avanzata rete internet da sfruttare nel campo della ricerca, della comunicazione e pubblicazione in rete di studi con moltissimi file sia video sia audio. Il bando rilasciato dal Ministero, dunque, non mira solo alla creazione dell’infrastruttura utile a diffondere la nuova rete, ma ha come obbiettivo l’integrazione della nuova tecnologia con la vita di tutti i giorni per metterla al servizio della vita di tutti i giorni : “Questo, ed il parallelo lavoro sul piano banda ultra larga, che consentirà a tutti i territori di avere a disposizione la fibra ci metterà nelle condizioni di replicare in tutto il paese quanto sperimenteremo in questa fase, perché riteniamo che la sfida digitale sarà vinta se tutti i cittadini e le nostre imprese potranno beneficiare di rete e servizi innovativi.”Come detto in precedenza, sono tre i lotti di gara per i quali presentare un progetto: il primo per la zona metropolitana di Milano, il secondo per le città di Prato e L’Aquila, il terzo per Bari e Matera . La domanda sarà presentabile fino al 15 Maggio ed entro il 14 Luglio si passerà alla scelta dei progetti da portare avanti, mentre la sperimentazione della 5G vera e propria avverrà fino al 2020.
Non ci resta che attendere il periodo invernale per cominciare a vedere le prime applicazioni che sfrutteranno a pieno la rete 5G ed immaginare cosa sarà possibile fare con una tecnologia tanto nuova e tanto strabiliante.