Il protagonista della nostra recensione di oggi è Sony Xperia XZ ossia il top di gamma della società nipponica che fa della compattezza e della fotocamera i suoi valori di punta. Questo dispositivo può infatti scattare fotografie meravigliose e dai colori naturali e vividi, posizionandosi a nostro avviso al fianco di Samsung Galaxy S7 in vetta a questa speciale classifica (con i coreani di un mezzo gradino sopra per un autofocus un po’ più veloce). Ma non spoileriamo oltre e addentriamoci nell’analisi completa.
Sony Xperia XZ misura 146 x 72 x 8.1mm per un peso di 161 grammi. È caratterizzato da un design metallico nei bordi del display grazie all’adozione dell’alluminio Alkaleido; è resistente ad acqua e polvere (certificazione IP68) e si può trovare nelle colorazioni Forest Blue, Mineral Black e Platinum. Di primo impatto la nostra reazione è stata quella di essere di fronte a un modello di almeno 4-5 anni fa, se non fosse per evidenti componenti allora non disponibili e a uno spazio sul fronte occupato in modo molto buono dallo schermo. Parere oggettivo, ma l’estetica è forse il suo punto debole, l’unico. Ad ogni modo, il feeling è premium, di alta qualità costruttiva. In confezione: manuali, smartphone, cavo USB Type C, cuffiette e adattatore USB-presa di corrente.
Per quanto riguarda la scheda tecnica di Sony Xperia XZ, troviamo uno schermo da 5.2 pollici di diagonale a risoluzione Full HD 1080p di natura LCD protetto da vetro Gorilla Glass 4 con tecnologie Triluminos e X-Reality, c’è una batteria da 2900mAh ricaricabile in modo veloce e rapido via USB Type C con tanto di sistema di protezione che rallenta raggiunto il 90%. È mosso dal processore Snapdragon 820 (quad-core a 2.15GHz), monta una scheda grafica Adreno 530 GPU (a 624MHz), GPS, Wi-Fi, Bluetooth, NFC, connessione LTE 4G veloce, fotocamera posteriore da 23 megapixel con sensore IMX300 con apertura f/2.0, autofocus laser con PDAF (rilevamento di fase), sensore RGBC-IR per il colore e stabilizzazione 5-axis e sensore frontale da 13 megapixel da 1/3 di pollice.
L’audio in cuffia è pulito e gradevole così come il sonoro dallo speaker. Il lettore delle impronte digitali è molto veloce e preciso (è situato nel tasto home). Molto comodo il LED RGB per le notifiche. Lo schermo è reattivo, preciso, non lascia impronte e si legge bene in generale con qualsiasi condizione di luce. La personalizzazione dell’interfaccia di Sony è ricca di elementi già installati dall’antivirus alle customizzazioni dei temi, c’è la modalità Stamina proprietaria per il risparmio energetico (l’autonomia è superiore a un giorno con uso intensivo, anche senza. Test Pokemon Go: quasi quattro ore e mezza). L’interfaccia fotografica è quella classica, con la modalità manuale che consente di regolare a piacere i parametri più importanti. C’è la video registrazione a 4k e la stabilizzazione ottica quando si scatta.
PRO: fotocamera dalle prestazioni elevatissime in foto e video; esperienza d’uso fluida e confortevole in ogni ambito; ampia personalizzazione; batteria duratura e solida; dimensioni ideali.
CONTRO: l’estetica non lascia a bocca aperta
A chi consigliamo questo smartphone? A chi vuole un top di gamma ma non uno schermo troppo grande, a chi è appassionato di fotografia e di video making. Ha dalla sua un’estetica che divide in modo netto tra chi l’apprezza molto e chi la trova un po’ quasi datata. A noi, personalmente, non ha fatto impazzire. Non ha un difetto particolare, funziona molto bene e la batteria è duratura. Certo, il prezzo è alto e in questo momento è l’unica possibile discriminante che biasima i flagship, che non possono offrire più prestazioni così definitivamente superiori rispetto a molti modelli che costano quasi la metà (prendiamo ad esempio Honor 8). In conclusione, però, è uno smartphone fotografico di valore assoluto, compatto e fluido nell’uso, per un’esperienza sempre piacevolissima.
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