Un team di quattro studenti, durante un hackathon alla Princeton University, ha scritto un algoritmo per contrastare le notizie false su Facebook. Questo sistema realizzato dal team di studenti ha come obiettivo quello di risolvere il problema delle bufale che circolano sui social network. Scopriamo più in dettaglio come funziona Facebook FiB, l’algoritmo anti-bufale.
Le notizie false circolano da tantissimo tempo sui social network. Dopo la volontà di Google e Facebook di unirsi per lottare la diffusione delle “bufale”, adesso arriva un algoritmo realizzato ad-hoc da quattro studenti della Princeton University. Di fatto, Anant Goel, Nabanita De, Qinglin Chen e Mark Craft sembrano avere creato la soluzione ad uno dei problemi più diffusi sui social network.
Denominato “FiB“, questo sistema funziona attraverso un’estensione per il browser Google Chrome che va ad associare tag ai link verificati e non verificati, in base a diverse tipologie di fattori. Analizzando la credibilità della testa e incrociando contenuti simili, provenienti da altri siti, FiB è in grado di riconoscere notizie vere da quelle false. Alla base di tutto ciò vi è l’intelligenza artificale che controlla i post, verifica le immagini associate, estrae keyword e molto altro ancora.
Il team ha reso questo algoritmo completamente open source ed è possibile accedervi a partire da questo link. La repository contenente tutto il codice è presente su GitHub, anche se è già disponibile l’estensione per Google Chrome, che non richiede alcun passaggio complesso per l’installazione. Nel frattempo, proprio Mark Zuckerberg potrebbe bussare alla porta di questo team, con l’obiettivo di inserire parte della logica dell’algoritmo realizzato proprio all’interno di Facebook, migliorando la qualità delle notizie condivise e bloccando la diffusione di notizie false.