Già al momento della presentazione era limpido che Honor 8 rappresentasse uno smartphone che aveva tutte le carte in regola per diventare un best-buy grazie alla scheda tecnica, al design e al prezzo stuzzicante. E così è stato. Tuttavia, come già è capitato con diversi ultimi smartphone testati (Honor 5X ad esempio), vogliamo proporvi una recensione diversa da quella già uscita ossia dopo un lungo periodo d’uso quotidiano che è più vicino al vero rispetto a una prova di pochi giorni di un device nuovo, come avviene nella maggior parte dei casi. Come si comporta Honor 8 dopo più di due mesi di utilizzo vero e reale? Scopriamolo dopo la continuazione.
Uno dei punti forti, sicuramente, è proprio il look e l’estetica. Honor 8 si avvale infatti di una scocca compatta, sottile e ben bilanciata, con materiali premium e un feeling sicuramente da topclass. Il bordo è arrotondato così come gli spigoli, ottimo lo scanner sul retro appena sotto flash e doppio sensore, fronte pulito e lineare con spazio ben sfruttato. Due difetti: non è molto oleofobico, soprattutto per le fotocamere davanti e dietro più che per il mero effetto visivo ed è molto scivoloso dunque è da farci attenzione soprattutto con l’uso a una mano soltanto. Servirebbe una custodia, più per il grip che per la protezione, anche se è un peccato rovinare così un design così intrigante. Il modello che abbiamo testato era di colore blu, davvero molto piacevole, soprattutto con i giochi di colore cangiante dei riflessi. L’interfaccia USB Type C rende la ricarica veloce e pratica.
L’hardware parte da uno schermo da 5.2 pollici di diagonale a risoluzione Full HD 1920×1080 pixel e prosegue con SoC Kirin 950 con processore Octa Core e GPU Mali-T880, ottima Ram da 4GB ma con memoria interna da 32GB che si può espandere via microSD, Wi-Fi, GPS, Bluetooth, NFC. Le fotocamere saranno da 8 megapixel sul fronte e doppia da 12 megapixel per ogni sensore sul retro con apertura luminosa da f/2.2, spazio anche alla connessione veloce LTE Cat. 6, doppio altoparlante stereo, porta infrarossi, batteria da 3000 mAh.
Dell’interfaccia di Honor abbiamo disquisito in lungo e in largo: c’è chi ama questa abbondanza di servizi e di possibilità di personalizzazione e chi la trova soffocante. Personalmente, meglio più che meno e comunque tutto è regolabile secondo le proprie esigenze. In più, rispetto alle prime versioni che davano un’idea un po’ “cheap” ora è tutto più raffinato. Ok, ma la fotocamera? Dopo aver provato il gemello diverso Huawei P9 il pensiero è immediato: doppio sensore, interfaccia simile, resa paragonabile. Cosa manca? La possibilità nativamente di scattare in bianco nero e di salvare in Raw, ma si può ovviare per vie “terze”. Il secondo sensore lavora in special modo sugli scatti che consentono di variare la profondità di campo oppure il punto di messa a fuoco; nel primo caso i risultati a volte sono un po’ “brutti” e adatti solo a una condivisione via Whatsapp. Consigliamo vivamente l’uso in manuale con possibilità di regolare i parametri a piacere per dare libero sfogo alla fantasia. In questo caso sì che si ottengono risultati degni di nota. In generale, per la maggior parte degli utenti che alla fine usano il telefono per il punta-e-scatta senza troppi pensieri si hanno risultati notevoli.
L’esperienza quotidiana è dunque molto piacevole, con la batteria da 3000mAh che arriva a fine giornata senza intoppi anche con usi impegnativi mentre in gioco passa bene il Pokemon Go test: scalda, come praticamente tutti i colleghi, ma un buon 4 ore con luminosità dello schermo non esagerata la tiene. Comodo il LED di notifica multicolore sul fronte.
PRO: processore fluido per un’esperienza sempre più che gradevole; schermo luminoso e reattivo; memoria espandibile e Ram generosa; compartimento fotografico performante; batteria dalla durata soddisfacente e dalla ricarica veloce; audio ottimo in capsula e in ascolto; lettore impronte digitali; infrarossi;
CONTRO: scocca un po’ scivolosa e non molto oleofobica, in generale pur essendo compatto è difficile usarlo con sicurezza a una mano; si riscalda un po’ quando sovraccarico ad esempio con navigazione GPS o Pokemon Go.
In buona conclusione, siamo davanti a uno smartphone con i controfiocchi, che possiamo senza dubbio promuovere a pieni voti. I soldi spesi (399 euro di listino) per l’acquisto sono più che ben spesi e non fanno rimpiangere in nessun aspetto – estetica, hardware, interfaccia – dispositivi dal prezzo doppio se non quasi triplo. Un eccellente modello, uno dei migliori mai provati (soprattutto sul lungo periodo).
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