Samsung ferma le vendite del Galaxy Note 7, il nuovo phablet dotato di pennino che negli ultimi giorni è stato il protagonista di alcune esplosioni. L’azienda coreana, dopo aver riscontrato che in alcuni esemplari la batteria si surriscalda, ha fermato il rilascio del Galaxy Note 7. In particolare, gli esemplari esplosi sembrano essere due e non è ancora chiaro il motivo per cui ciò sia accaduto. Andiamo a scoprire, quindi, quali possano essere i principali motivi per cui avviene l’esplosione del nuovissimo smartphone di casa Samsung.
Dopo averlo rilasciato Samsung Galaxy Note 7 in Asia, il nuovo phablet dell’azienda coreana sta per debuttare in Europa. Tuttavia, Samsung si è trovata di fronte a due esemplari che durante la ricarica della batteria sono letteralmente esplosi. Non è chiaro se ciò sia un difetto delle batterie o del sistema di ricarica e alimentazione.
Nel momento in cui scriviamo lo stop sembra essere attivo solo in Corea del Sud, dove Galaxy Note 7 ha fatto registrare 400 mila unità vendute dal 19 agosto. Inoltre, Samsung ha diramato un comunicato dove afferma che la distribuzione del nuovo modello è sospesa per ulteriori verifiche qualitative. Quindi, coloro che hanno prenotato questo nuovo device potrebbero vedere la data di consegna spostata di qualche settimana.
Con molta probabilità, il difetto è dovuto alla batteria prodotta da Itm Semiconductor, azienda che fornisce gli accumulatori per le versioni destinate ad alcuni mercati, tra cui la Corea del Sud. Infine, la percentuale di phablet difettosi sembra essere intorno allo 0.1%, ma con la previsione di vendere milioni di pezzi, Samsung ha, in via precauzionale, deciso di sospendere le vendite.
Può sembrare strano, ma dopo poco tempo dalla commercializzazione in Asia di Samsung Galaxy Note 7, un utente cinese si è visto esplodere il dispositivo che in buona parte si è bruciato. Le immmagini giungono dalla Cina e mostrano un Galaxy Note 7 appena acquistato, che è esploso durante la fase di ricarica realizzata utilizzando un cavetto non originale di alimentazione. Infatti, come è possibile vedere dalle immagini, sembra che il proprietario abbia utilizzato un convertitore da microUSB 2.0 a USB Type C per rendere compatibile il cavo di ricarica. Ovviamente, in teoria, l’esplosione del Galaxy Note 7 non sarebbe dovuta accadere, anche se quest’ultima può essere avvenuta a causa di problematiche derivanti dall’adattore non originale.
Ad oggi, questa tipologia di problema non è stata riportata da altri utenti. Per il momento, quindi, suggeriamo sempre di utilizzare sempre prodotti originali per ricaricare il proprio smartphone o phablet. Allo stesso tempo, è importante mantenere il dispositivo lontano da sorgenti di calore o liquidi.
Infine, Samsung non ha ancora rilasciato alcun comunicato ufficiale a riguardo e con molta probabilità crediamo che questa esplosione sia solamente un caso isolato. Negli ultimi anni, infatti, i produttori hanno notevolmente migliorato le performance dei dispositivi e la loro sicurezza, anche se è di fondamentale importanza rispettare determinate regole fondamentali, che vi abbiamo appena illustrato.
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