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Google Doodle per László Bíró, inventore della penna a sfera

László Bíró – nome completo László József Bíró – è il protagonista del Google Doodle di oggi 29 settembre 2016 a 117 anni dalla data di nascita che avvenne a Budapest in Ungheria nel 1899. Morto poi a Buenos Aires il 24 ottobre 1985, ha lavorato come giornalista, ma è passato alla storia per essere stato l’inventore della penna a sfera che prese il suo nome. L’idea venne osservando bambini che giocavano con le biglie per strada e le tracce che queste lasciavano. Per evitare il problema delle macchie delle penne stilografiche dell’epoca e per abbattere costi e aumentare la comodità, si utilizzò l’inchiostro delle rotative dei giornali e la sfera stessa fungeva da cilindro rotante per la distribuzione omogenea del liquido. Fuggì in Argentina per evitare i rastrellamenti nazisti in quanto ebreo e lì realizzò i vari modelli, sperimentando e migliorandoli man mano. Incontrò diverse difficoltà economiche e realizzative e così cedette il brevetto all’italiano – poi naturalizzato francese – Marcel Bich che perfezionò il sistema facendo una fortuna.

Google Doodle per Clara Rockmore e il theremin

Clara Rockmore è la protagonista del Google Doodle di oggi ossia il logo animato che rende omaggio a una personalità nata proprio in quel determinato giorno. E infatti questa musicista lituana era nata nella capitale del proprio paese, Vilnius, il 9 marzo 1911. Come si scopre dal Doodle, è stata la maggior thereminista della storia e infatti è possibile divertirsi a suonare a piacere questo particolare strumento musicale, dopo una breve lezione. Studiò violino al conservatorio di San Pietroburgo col maestro Leopold Auer a soli 5 anni, ma abbandonò per problemi di malnutrizione e si dedicò proprio al Theremin, ambito nel quale divenne la prima al mondo grazie a una sensibilità musicale incredibile e all’orecchio assoluto. Scomparve a New York il 10 maggio 1998. E, a proposito di Theremin, date un’occhiata dopo il salto.

Google Doodle per Robert Moog con il logo-sintetizzatore funzionante

23 maggio 2012 – Geniale e strepitoso il Google Doodle di oggi, che si dedica a Robert Moog (nome completo: Robert Arthur Moog) a 78 anni dalla nascita. Il logo si trasforma in una versione digitale dell’invenzione dell’ingegnere americano recentemente scomparso ossia in un sintetizzatore. Ma non in una semplice riproduzione, un disegno insomma, quanto una versione perfettamente funzionante con tanto di possibilità di creare dei brani poi da modulare e modificare a piacere per poi condividerli sulla piattaforma sociale Google Plus. Insomma, unendo l’utile al dilettevole, Google non solo delizia con uno dei migliori Doodle di tutti i tempi, ma non perde l’occasione per promuovere lo zoppicante social network di casa.

Oggi 23 maggio si parla di musica e di tecnologia perché è proprio questa la commistione che il sintetizzatore ha portato. L’ingegnere Robert Mog (che era nato esattamente 78 anni fa a New York nel 1934 ed è scomparso il 21 agosto 2005), si può infatti considerare uno dei padri della musica elettronica grazie alla sua creazione che ha visto la luce nel 1963, utilizzando le sonorità dell’altrettanto celebre e rivoluzionario Theremin (che è stato utilizzato anche con la musichina di Super Mario). Si è così ottenuto uno strumento ibrido chiamato Moog come il cognome del suo inventore, che permetteva di prendere suoni prodotti da una tastiera inclusa e modificarli, manipolarli e così ottenere imitazioni di strumenti musicali reali oppure di sonorità del tutto nuove.

Questa categoria di dispositivi si è ampliata ed migliorata sempre più fino a ottenere sintetizzatori virtuali (VST) unicamente appoggiati a software e senza supporti fisici. Un po’ come il Doodle di Google di oggi che ricorda una delle invenzioni più creative del secolo scorso, che divenne molto famoso quando musicisti come Walter Carlos lo scelsero per le proprie composizioni. Carlos creò infatti Switched on Bach, prendendo come base proprio Bach. Ma come funziona il logo di oggi? Prima di tutto si possono osservare le lettere del nome del motore di ricerca che compongono i pulsanti e i controller. Si può andare a suonare con la tastiera sfruttando i normali tasti. Successivamente si possono modificare i suoni andando a agire sulle manopole “mixer”, “oscillators”, “filter” e “envelope” che si trovano in alto. Basta smanettarci un po’ per creare delle melodie molto interessanti. Una volta ottenuta la composizione desiderata, si può registrarla e condividerla online. Non su Facebook, ma ovviamente su Google Plus ossia il SN di casa, che ha sempre bisogno di queste spintarelle per crescere un po’. Ecco tutti gli altri Google Doodle usciti da tre anni a questa parte sulla homepage del motore di ricerca numero uno.

Diego Barbera

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