Samsung Galaxy Note 7 è ufficiale ed è uscito allo scoperto con la sua scheda tecnica nettamente migliorata rispetto al passato. La composizione hardware del nuovo phablet, che prenderà direttamente il posto a Note 6 per questioni di equilibrio con la gamma Galaxy S possiede ogni bordo, superficie e dettaglio del dispositivo affinato per fornire una presa comoda per un semplice uso anche con una mano sola. Nonostante lo schermo di grandi dimensioni, Galaxy Note 7 è estremamente sottile e leggero, e l’esclusiva curvatura dual-edge gli dona prestigio tipico della serie Galaxy di ultima generazione. Lo schermo è da 5.7 pollici di natura Super AMOLED con risoluzione 2k Quad HD 1440 x 2560 pixel e per la prima volta supporta il vetro Gorilla Glass 5. Il SoC è il proprietario Exynos 8890 Octa-core, 2150 MHz, Exynos M1 “Mongoose” and ARM Cortex-A53 , 64-bit con 4GB RAM, memoria interna da 64 espandibile di ulteriori 256GB e troviamo la stessa fotocamera da 12 megapixel con OIS del tutto paragonabile a quella di S7 e S7 Edge, poi la batteria da 3500mAh, sistema operativo Android 6.0.1 Marshmallow e una rinnovata S-Pen. S-Pen di Galaxy Note7 soddisfa inoltre gli standard IP68 ed è resistente all’acqua, consentendo all’utente di annotare i propri pensieri senza interruzioni, anche quando lo schermo è bagnato.
Galaxy Note 7 sarà disponibile in prenotazione a partire dal 16 agosto fino al 1 Settembre poi uscirà da noi il 2 Settembre nelle colorazioni Blue Coral, Silver Titanium e Black Onyx al prezzo consigliato di € 879.
La scheda tecnica conta quindi sul tanto rumoreggiato scanner di riconoscimento dell’iride Samsung Iris, che è stao montato appena sopra il display naturalmente, composto da un emettitore ad infrarossi e da tre lenti, una per inquadrare gli occhi, una per l’iride e una grandangolare per l’intero volto.
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E se Samsung decidesse di presentare prima Samsung Galaxy Note 7 invece che Samsung Galaxy Note 6 saltando direttamente al numero successivo con un’evoluzione più spinta? Questa voce è molto più che un semplice rumor e coinvolge l’alfiere della gamma Note, quella caratterizzata da grandi schermi e capacità di lavorare in coppia col pennino capacitivo per disegnare, scrivere e interagire con le apps. Secondo le voci di corridoio che sono appena sopraggiunte, il nuovo terminale potrebbe godere di bordi curvati sia sul fronte sia sul retro da ambo i lati e monterebbe componenti hardware di natura superiore. Sì, ma perché saltare il sei, visto che non è nemmeno un numero avverso alle tradizioni e superstizioni asiatiche?
Ad esempio il 4 in caratteri cinesi ha il medesimo significato di morte ed è per questo che molti edifici o lo evitano proprio oppure lo scrivono come F ossia Four. Ma il 6? In realtà la spiegazione è molto pratica: con il Samsung Galaxy Note 5 che – a tutti gli effetti – non è mai sbarcato in modo ufficiale in Italia e con la gamma Galaxy S che è ormai giunta alla versione S7 e S7 Edge, per dare continuità e parallelismo alle due famiglie, si sarebbe deciso di riportare in pari il conto. Insomma, la percezione del potenziale acquirente sarebbe stata distorta, con il Note al sei e l’S al sette. Una spiegazione che può avere il proprio senso e che può anche incontrare la “conferma” da parte di fonti coreani definite come accettabili se non autorevoli.
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