A partire dalla prossima settimana, la nota applicazione di incontri Tinder non permetterà più ai minori di diciotto anni di poter creare account sulla propria piattaforma e di fare uso del servizio. Ad annunciarlo è stata la stessa compagnia, che rivedrà le proprie politiche di utilizzo e non consentirà più ai ragazzini di età compresa tra i tredici e i diciassette anni di fare uso di Tinder.
Una scelta di responsabilità, quella messa in atto da Tinder, come ha spiegato la responsabile del settore comunicazioni Rosette Pambakian. Una responsabilità che non può essere bypassata, pensando soprattutto al fatto che Tinder è in grado di facilitare i contatti tra almeno undici milioni di persone e che occorre tutelare l’esperienze di ogni tipo di utente che se ne serve.
Ciò non solo significa che se minorenni non ci si potrà più iscrivere a Tinder, ma che coloro che possiedono già un account sulla piattaforma social, a partire dalla prossima settimana, se lo vedranno disattivare. Dal 2012, ossia da quando Tinder è stato lanciato, gli utenti di età compresa tra i tredici e i diciassette anni hanno sempre potuto interagire soltanto con utenti della propria età ma questo non poteva metterli al riparo dai profili falsi e dai pericoli che ciò avrebbe potuto causare loro.
Ad ogni modo però, l’utenza minorenne di Tinder pare non essere poi così estesa. La compagnia avrebbe stimato che la perdita dovuta alla disattivazione degli account interessati dovrebbe comportare soltanto una perdita del 3 per cento. Una perdita minima per una decisione che andava presa di certo per tutelare i minorenni e la loro persona.