A partire dal prossimo 7 luglio, Facebook potrebbe costringere i suoi numerosissimi utenti a scaricare l’app Moments per gestire le foto caricate sul social. Facebook Moments è appunto l’app creata per gestire le foto scattate nel corso di un determinato momento e che poi possono essere gestite assieme agli amici o ai parenti con cui vengono condivise. Le foto di una festa, di una vacanza… insomma, tutte le immagini di un particolare momento che si è condiviso con qualcuno possono essere caricate automaticamente su Moments e poi gestite in gruppo.
Ebbene, proprio dal prossimo 7 luglio Facebook dovrebbe costringere gli utenti a scaricare Moments, allo stesso modo in cui costrinse (molti, non tutti) ad installare Messenger sui propri dispositivi. A segnalare la questione sarebbero stati molti utenti americani che avrebbero ricevuto un messaggio direttamente da Facebook, in cui li si avvisava che se entro il 7 luglio non avessero spostato tutte le foto sincronizzate automaticamente sul loro profilo, le stesse sarebbero state cancellate.
Da quanto si apprende leggendo il testo del messaggio, si ricava che Facebook procederà unicamente alla cancellazione delle foto che sono state caricate automaticamente dal dispositivo alla cartella privata su Facebook (un’opzione, quest’ultima, che il social prevede già da diverso tempo e che dovrebbe aiutare gli utenti a pubblicare le proprie foto in modo assai più veloce). Da quanto affermato, si evince anche che gli utenti che non hanno attivo il caricamento automatico da dispositivo verso cartella privata su Facebook, non dovrebbero essere affatto coinvolti nella novità che arriverà il 7 luglio.
Chi invece ha attiva questo tipo di sincronizzazione automatica, qualora non desideri perdere tutte le foto presenti nella cartella privata di Facebook, dovrà procedere in due modi: o salvare tutte le foto su un dispositivo (pc ad esempio) oppure procedere con l’installazione dell’applicazione Facebook Moments e sincronizzare su questo tutte le foto che rischierebbero di essere cancellate.