WhatsApp è stato bloccato in Brasile per 72 ore, un blackout che riguarda tutta la nazione e che riporta all’attenzione uno scontro tra le autorità brasiliane e la popolare app di messaggistica istantanea. Un giudice dello stato di Sergipe, infatti, ha ordinato alle compagnie telefoniche di bloccare l’accesso a WhatsApp per 72 ore, a partire dalle ore 14 del 2 maggio. Andiamo a scoprire più in dettaglio quali saranno le conseguenze di questo blocco in tutto il Brasile.
Il Brasile ha deciso di bloccare, ufficialmente, WhatsApp. Il servizio di messaggistica, acquisito da Facebook, è stato disattivato per 72 ore in tutto il suolo brasiliano. Questo lungo periodo di blackout giunge da una sentenza emessa il 26 aprile, dal giudice Marcel Maia Montalvão.
Nel momento in cui stiamo scrivendo, gli operatori Oi SA, Telefonica Brasil SA, Tim Participacoes SA, Claro SA e Nextel sono stati obbligati a bloccare l’accesso al servizio utilizzato, ad oggi, da oltre 100 milioni di utenti brasiliani. Inoltre, il mancato rispetto dell’ordine comporta una multa di 500 mila reais al giorno, circa 123.500 euro. Tutto ciò è dovuto al fatto che le forze di polizia avessero richiesto a WhatsApp le chat in chiaro di persone coinvolte in un traffico di droga. Ovviamente, l’azienda non è riuscita a soddisfare quella richiesta, dal momento che non è in possesso di quei dati. Grazie alla crittografia end-to-end, Whatsapp non riesce a leggere i messaggi degli utenti.
A tutto ciò si è aggiunta anche la voce del co-fondatore e CEO di WhatsApp, Jam Koum, il quale ha sottolineato il fatto che l’azienda non abbia l’intezione di compromettere la sicurezza dei miliardi di utenti in tutto il mondo e, nel frattempo, gli sviluppatori stanno lavorando per ripristinare WhatsApp nel più breve tempo possibile.
Infine, per evitare il blocco, alcuni utenti hanno preferito utilizzare il servizio VPN Hotspot Shield per evitare il blocco delle autorità. Secondo un portavoce dell’azienda, l’applicazione è stata installata oltre 82 mila volte nelle prime ore.