Samsung Galaxy Tab Iris è ufficiale e porta con sé una novità molto interessante visto che è il primo dispositivo della società coreana che non soltanto si avvale dello sblocco tramite lettore di impronte digitali, ma anche della scansione dell’iride ossia del disegno unico che compone la “parte colorata” intorno alla pupilla del nostro occhio. Una password biometrica molto efficace, che è già normalmente utilizzata da diversi sistemi di sblocco che “leggono” l’iride in modo molto veloce e preciso. Era da tempo che si rumoreggiava sulla presentazione di un device tecnologico consumer con questo componente e il giorno è arrivato. Scopriamone di più dopo la continuazione.
Benvenuto dunque a Samsung Galaxy Tab Iris, che è il primo tablet al mondo con riconoscimento dell’iride: un sistema molto più veloce, pratico e sicuro di quello basato sull’impronta digitale. Il dispositivo in questione è di medio-basso range, con una scheda tecnica non così performante, ma sarà ricordato proprio per questa primizia. Come funziona? Un lettore apposito montato sul retro effettua una scansione immediata dell’occhio dell’utente che sta osservando il dispositivo e riconosce il disegno unico dell’iride ossia della membrana del bulbo oculare il cui colore e disegni (con macchie e striature) sono variabili, che funziona da diaframma e che è situata posteriormente alla cornea e frontalmente al cristallino, mentre è attraversata dalla pupilla. Se n’era parlato molto e finalmente il primo device è stato ufficializzato.
Samsung Galaxy Tab Iris avrà caratteristiche tecniche entrylevel con un display con diagonale da 7 pollici e una risoluzione pari a 1024×640 pixel, una memoria da 8GB che si può espandere via microSD, un quantitativo di 1,5GB di RAM, una fotocamera posteriore da 5 megapixel e nessun sensore frontale per selfie. Troviamo a bordo il sistema operativo di Google, ossia Android alla versione 5.0 Lollipop, GPS, Wi-Fi, Bluetooth e una batteria da 3.500 mAh. Perché una scheda tecnica con un hardware così datato e poco competitivo? Perché è stato pensato per il mercato pilota ed emergente dell’India, che varrà anche da test per la nuova tecnologia.
Lo sblocco dell’iride sarà dunque utilizzata per funzionalità come lo sblocco del dispositivo, ma anche più evolute ad esempio per l’Home Banking e per servizi più specifici legati a determinate applicazioni. Il prezzo di vendita sarà corrispondente a circa 180 euro. Molto probabilmente, se il feedback da parte degli utenti sarà positivo e le vendite saranno soddisfacenti per il colosso sudcoreano, allora potremo vedere diversi altri dispositivi come anche gli smartphone arrivare in commercio.