Il menu Start di Microsoft è una delle peculiarità di tutti i sistemi operativi dell’azienda di Redmond. Per oltre 20 anni, il menu Start ha accompagnato e sta accompagnando intere generazioni di persone verso un’utilizzo più semplice ed immediato del sistema operativo più diffuso al mondo. Sia che abbiate bisogno di aprire app, cercare documenti o spegnere il PC, è evidente che il menu Start sia un elemento fondamentale per ogni singola azione. Scopriamo, quindi, l’evoluzione del menu Start e quali sono stati i momenti più salienti durante la sua storia.
Menu Start: una storia che dura da 20 anni
Il menu Start è apparso per la prima volta in Windows 95. Negli anni successivi, è diventato l’elemento caratterizzante i sistemi operativi di Microsoft, attraverso il quale è possibile accedere ad un’ampia gamma di funzionalità. La sua evoluzione è stata lenta e costante, ma con Windows XP ha cambiato look grazie al tema verde e blu. Il fatto che il menu Start sia da sempre considerato un elemento imprescindibile, ha portato ad un’ampia serie di lamentele da parte degli utenti quando venne rimosso da Windows 8.
Microsoft ha provato un’ampia varietà di menu Start negli anni, ma il nuovo sistema operativo Windows 10 rappresenta una delle migliori combinazioni tra le idee moderne e il design classico. Di fatto, l’identità di Windows è, per buona parte, racchiusa all’interno del menu Start e quest’ultimo, con molta probabilità, continuerà a rimanere lì dove è sempre stato.
Venti anni rappresentano un importante traguardo per qualsiasi software, ma molto di più per un singolo pulsante che sta segnando la storia. Quindi, scopriamo come il menu Start è cambiato da Windows 95 fino ad oggi.
L’alba del menu Start
Windows 95: Facendo un salto indietro nel tempo nel 1995, è impossibile non dimentare le lunghe code presso i negozi di informatica, in attesa del nuovo Windows 95, il primo sistema operativo ad introdurre il menu Start. L’idea di questo pulsante era quella di rendere Windows più semplice da utilizzare, grazie ad un’organizzazione delle applicazioni. Prima dell’avvento di Windows 95, gli utenti dovevano accedere alle app attraverso un Program Manager. Questa gestione delle applicazioni era scomoda e non permetteva di ottenere un elevato livello di produttività. Il cambio di passo, quindi, era ben più che necessario.
Il menu Start di Windows 95 arrivò assieme alla taskbar. Quest’ultima permetteva di accedere all’orario, la data e ottenere indicazioni dell’attività del network. Qualsiasi app aperta in Windows 95 veniva mostrata all’interno della taskbar, attraverso la quale era possibile passare facilmente da un’applicazione all’altra con un semplice click. Il nuovo menu Start, invece, venne suddiviso in varie categorie ed efficientemente organizzato. Tuttavia, era possibile cambiare l’ordine delle app tramite un drag and drop.
Questa concezione ha aperto la strada al menu Start, che da oltre 20 anni è presente su Windows ed ha permesso agli utenti di utilizzare i PC, in modo semplice e intuitivo.
L’evoluzione del tasto Start
Windows 98 – Windows 2000: In un primo momento, osservando il menu Start di Windows 98 non era semplice notare le differenze. Tuttavia, gli ingegneri di Microsoft introdussero una funzione di logout, per supportare l’interfaccia multi-utente, e la cartella dei Preferiti, che già all’epoca rappresentò un importante passo in avanti. Infatti, la cartella dei Preferiti rappresentava l’ingresso del menu Start nell’era di Internet.
Anche la taskbar subì qualche importante cambiamento. Microsoft, infatti, introdusse una sezione dedicata alle app più utilizzate, denominata Quick Launch, e un tasto per mostrare il desktop, minimizzando tutte le applicazioni. Quest’ultima funzione, dopo qualche anno, sarebbe diventata indispensabile fino ai giorni d’oggi.
Con il successivo debutto di Windows ME e Windows 2000, il menu Start cambiò leggermente, ma l’anima rimase la stessa di Windows 98.
Nuovo design ed esperienza d’utilizzo
Windows XP – Windows 7: Windows XP ha dato il primo restyling completo al menu Start, dal rilascio ufficiale con Windows 95. Il menu Start, infatti, cambiò completamente visto che Microsoft decise di applicargli il tema di color blu e verde. Non solo, il colore blu venne esteso all’intera taskbar e, allo stesso tempo, Microsoft introdusse la possibilità di nascondere automaticamente le icone non utilizzate.
In particolare, il menu Start venne suddiviso in due pannelli. Sulla sinistra vi era il pannello con le applicazioni preferite, mentre sulla destra l’accesso ai documenti, impostazioni, aiuto e ricerca. La tradizionale lista di applicazioni era accessibile attraverso il pulsante Tutti i programmi, posto sulla sinistra. Non solo, qualora l’utente avesse desiderato ripristinare il classico menu di Windows, era possibile farlo in modo semplice e rapido.
Con il debutto di Windows Vista, Microsoft decise di prendere in eredità l’innovazione portata da Windows XP, aggiungendo un’interfaccia grafica ancor più elaborata e basata su molteplici trasparenze. Il menu Start passò ad un look più scuro, con semplici icone nella taskbar per mostrare il desktop e la modalità 3D flip, che permetteva di scorrere tra tutte le app aperte.
Uno dei più grandi cambiamenti del menu Start in Vista fu la funzionalità di ricerca built-in. Infatti, premendo il tasto Windows e digitando la parola chiave ricercata, era possibile ottenere in pochi secondi il risultato desiderato.
In Windows 7, Microsoft continuò a far evolvere il menu Start. In particolare, il pulsante di spegnimento diventò più visibile e anche la funzione di ricerca venne ulteriormente migliorata, con performance superiori e query più veloci per documenti e impostazioni. Non solo, un’altra novità di Windows 7 fu Aero Snap, una modalità che permette di porre le finestre delle singole app una accanto all’altra.
La rivoluzione e il ritorno al “passato” del menu Start
Windows 8 – Windows 10: Con il debutto di Windows 8, Microsoft decise che il menu Start sarebbe definitivamente morto. Se da un lato l’idea di innovazione dell’azienda di Redmond poteva essere veramente interessante, dall’altro gli utenti contestarono questa scelta. Il familiare menu Start, infatti, venne rimpiazzato da una schermata a tutto schermo con Live Tile Colorate.
La rimozione del tasto Start può essere considerata una sorta di diretta conseguenza del focus di Microsoft verso applicazioni touch-friendly. Non solo, il desktop era stato pensato come una sorta di altra app, con la schermata Start al centro dell’esperienza utente. Quindi, con il desktop pensato come app, anche la taskbar era completamente scomparsa.
Di fronte a questa rivoluzione, gli utenti si trovarono spaesati e oltre 1,5 milioni di persone decisero di scaricare un menu Start realizzato da terze parti. Quindi, dopo aver ricevuto molteplici feedback negativi, Microsoft decise di reintrodurre il tasto Start attraverso l’aggiornamento Windows 8.1. La schermata Start continuò a persistere, ma il rientro del menu Start aveva riportato la quiete tra gli utenti.
Arrivando ad oggi, ovvero a Windows 10, è già possibile dire che quest’ultimo sistema operativo è una delle versioni più apprezzate, assieme a Windows XP e Windows 7. Nel processo di creazione di Windows 10, Microsoft ha deciso di tenere buona parte dell’interfaccia grafica di Windows 8 ed unirla ai tratti familiari di Windows 7.
Rispetto a Windows 8, Microsoft ha ascoltato le richieste e i feedback degli utenti, riprendendo il menu Start di Windows 7 ed ampliandolo con le Live Tile. Il risultato del mix creato ha portato ad un menu Start a metà strada tra quello delle due ultime versioni del sistema operativo.
Adesso, nella taskbar troviamo l’assistente vocale Cortana e un nuovo pulsante Task View che permette di guardare le app aperte e i desktop virtuali. Tutti questi cambiamenti sono stati realizzati con l’obiettivo di rendere ancor più familiare l’esperienza di utilizzo di Windows 10.
Se effettuate l’upgrade da Windows 7 a Windows 10, l’interfaccia grafica risulterà più familiare, come il tasto Start, rispetto a coloro che passano da Windows 8 a Windows 10.
Lunga vita al tasto Start di Windows
Il menu Start festeggia 20 anni, un lunghissimo periodo in cui ha dimostrato di essere uno dei simboli di Windows e crediamo che continuerà ad esserlo per molti anni a venire. La tecnologia e il nostro modo di utilizzarla cambia, ma il tasto Start è sempre lì presente; una presenza che ci fa sentire a casa.