Siri e gli altri assistenti vocali come Google Now o Cortana sono molto utili per semplificarci la vita, ma se dovessero invece salvarcela la vita come si comportano in situazioni di emergenza e vero aiuto? Un recente studio apparso su JAMA Internal Medicine boccia le prestazioni di queste tecnologie in situazioni del genere. Per testarlo, si è deciso di porre nove domande a proposito della salute psicofisica e si è valutato le risposte, soprattutto l’offrire un contatto specifico a un centro di ascolto per una determinata casistica e/o evento dalla violenza sessuale/fisica a ipotesi suicide, depressione fino a crisi cardiache. Microsoft (dietro Cortana) ha subito preso lo studio seriamente per migliorarsi, si attende una risposta da parte delle altre società coinvolte.
Tuttavia c’è un precedente confortante per Siri. Quando l’iPhone 4S uscì sul mercato fu soprannominato “l’iPhone più potente di sempre” e, fino all’uscito dell’iPhone 5 questo è stato vero, ma chissà se con quelle parole lo slogan pubblicitario intendesse che era in grado di salvare vite umane. Qualche mese fa, negli Stati Uniti, Siri, l’assistente vocale e marchio di fabbrica della Apple, è riuscita a carpire una richiesta di aiuto di un giovane in difficoltà. Ultimamente si parla tanto di tecnologia “che uccide” con la violenza nei videogiochi, malattie causate dalle radiazioni emesse dai vari dispositivi mobili, ma mai una notizia simile aveva fatto così scalpore nella community degli appassionati di tecnologia: che sia stato solo un colpo di fortuna? Il fatto è avvenuto a Nashville ed è stato recentemente raccontato da un inviato della FOX che era in città per trovare uno scoop ( e possiamo certamente dire che l’uomo ne abbia trovato uno bello grosso): un giovane meccanico di 18 anni, stava lavorando al suo furgoncino in officina quando l’impensabile è avvenuto. “Il mezzo era saldo sulla piattaforma idraulica”, afferma il giovane, “ma all’improvviso si è sganciato e la ruota del pick up mi è finita sul braccio bloccandomi a terra.” Il giovane, nonostante abbia tentato a squarciagola di chiamare aiuto, non è stato soccorso da nessun passante, poiché nessuno si trovava fortuitamente nelle vicinanze dell’officina.
Dopo aver passato circa 10 minuti di tentativi per tirare via il braccio dalla ruota del furgoncino, un movimento strano emette un suono molto familiare; lo sfortunato meccanico aveva il suo iPhone 4S nella tasca posteriore dei pantaloni e, muovendo le anche, era riuscito ad attivare Siri, l’assistente vocale. Sollevato dal sentire quei suoni tanto dati per scontato, il ragazzo ordina la chiamata al 911, dando la sua posizione e, in men che non si dica, è stato soccorso dalla polizia locale aiutata dai vigili del fuoco. Una notizia molto inusuale e bizzarra, ma che ci fa capire quanto siano importanti i sistemi di sicurezza che abbiamo installati sui nostri smartphone. Se il giovane malcapitato avesse, per puro caso, avuto un iPhone 4 al posto della sua versione successiva, in questo momento, potrebbe non essere più di questo mondo. Cosa ne pensate di questa storia? Avete avuto anche voi situazioni di emergenza in cui siete stati salvati dal vostro device? Fatecelo sapere e ricordate di tenere sempre d’occhio le nostre pagine per essere sempre aggiornati sul mondo della tecnologia.
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