Come per ogni smartphone top di gamma che si rispetti, IHS ha effettuato un’analisi del costo di produzione del nuovo Samsung Galaxy S7. Analizzando le componenti interne e alcuni costi correlati alla realizzazione di questo nuovo device, IHS ha dedotto che il costo di produzione totale è di almeno 255 dollari. Scopriamo, quindi, quali sono le componenti hardware più costose del nuovo Galaxy S7.
Una delle domande che molti si sono posti in questi giorni, a riguardo del nuovo Galaxy S7, riguarda l’effettivo costo di produzione. Secondo un teardown eseguito da IHS, la somma delle varie componenti dello smartphone top di gamma raggiunge quota 255$, a cui va poi sommato il costo di assemblaggio.
Ovviamente, l’analisi di IHS non comprende ulteriori costi come le spese di ricerca e sviluppo, marketing e tutte quelle che riguardano le varie parti della filiera produttiva, oltre all’effettivo guadagno per Samsung. Il costo per acquistare le componenti hardware del Galaxy S7 si avvicina molto a quello del Galaxy S5, debuttato circa due anni fa. Si tratta di un importante confronto, soprattutto se pensiamo alla differenza tecnica tra i due device e l’evoluzione della tecnologia.
Per quanto riguarda le componenti più costose, è necessario sottolineare il fatto che il nuovo Snapdragon 820 è il componente più caro, con un prezzo di circa 62$, un quarto del totale. Tuttavia, la versione italiana sarà dotata di SoC Exynos 8890, che teoricamente dovrebbe avere un costo minore per Samsung, essendo auto-prodotto.
Infine, l’adozione del nuovo Snapdragon 820 può essere considerata una sorta di vittoria per Qualcomm, dal momento che con Galaxy S6 Samsung preferì adottare a livello globale il proprio SoC. Non a caso, lo Snapdragon 810 non raggiunse gli standard richiesti, soprattutto in termini di calore prodotto.