Picasa pronto a chiudere, più precisamente il prossimo 1 maggio 2016 per dare definitivamente lo spazio a Google Foto che è ormai da tempo il servizio di archiviazione, gestione e condivisione fotografica di rilievo del colosso californiano. Dopo 14 anni siamo dunque a un passo dal dire addio a una costola che è stata molto importante per Mountain View e per i suoi utenti, che era stata acquistata dalla società Lifescape che la mise su nel 2002. Agli albori del web era uno strumento molto apprezzato dato che consentiva anche di gestire file professionali come i RAW, di modificare gli scatti e anche di riconoscere i volti, per poi salvare tutto online, quando il cloud era altrettanto all’alba.
Il procedimento di chiusura di Picasa prevede il prossimo 15 marzo l’addio alla versione desktop per Windows, Mac e Linux, non sarà più possibile scaricarla ma si potrà continuare a utilizzare senza più ricevere aggiornamenti. Successivamente, basterà andare a sfruttare la piattaforma Google Foto che apre peraltro al caricamento senza limiti di spazio di immagini fino a 16 megapixel e video in Full HD.
Picasa diventa Google Photos
Luglio 2011 – Google sta dando una bella lustrata al suo impero e compie anche opere di restauro dei servizi già operativi da tempo. Con un’azione quasi “cosmetica”, ma in realtà ben più profonda e tattica a livello di nomenclatura e di posizionamento, Mountain View ha cambiato i nomi di Picasa e Blogger rispettivamente in Google Photos e Google Blogs. Il primo è il servizio per la condivisione di foto, il secondo è lo spazio dedicato a chi vuole aprirsi un blog gratis e con la massima semplicità. E’ solo uno dei tanti cambiamenti di Google degli ultimi giorni.
Tutto è nato con la presentazione di Google+, il social network di casa, che ha aperto a una fase di restaurazione completa a partire dalla homepage del motore di ricerca numero uno del web fino a tutti i servizi collegati. Solo stamattina vi abbiamo riportato della fine di Real Time con Twitter. Il nuovo passo è quello di cambiare i nomi di due servizi che – di primo acchito – sembrano estranei alla costellazione di Mountain View. Per dare maggiore identità a Picasa e Blogger ecco che diventano Google Photos e Google Blogs. Anche loro saranno resi perfettamente integrabili con Google+ per una condivisione piena e biunivoca di contenuti con il social network. L’unica proprietà di Google che non dovrebbe cambiare nome è – o meglio, dovrebbe essere – Youtube, che fa caso a sé.