Inviare messaggi vocali su WhatsApp, così come sugli altri servizi di messaggistica istantanea come Telegram, Viber, Hangouts e WeChat, sarà davvero molto semplice grazie a Google Now su Android perché si potrà “dettare” senza mai utilizzare le mani. Molto interessante la nuova funzionalità introdotta da Google per il proprio assistente multifunzione, che interessa praticamente ogni cellulare con OS Android. Basterà pronunciare Ok Google e poi chiedere: Invia un messaggio “nome applicazione” a “nome contatto” “testo messaggio” ad esempio “Invia un messaggio WhatsApp a Michelle “Pizza alle 21?”. Davvero molto comodo.
Meglio Google Now o Apple Siri? Nella battaglia degli assistenti vocali, sembra proprio la proposta di Mountain View a uscirne vincitrice, come stabilito da un test ideato dall’analista Gene Munster di Piper Jaffray che ha sottoposto a entrambi le stesse domande (ben 800) per controllare chi si comportava meglio. Dalle info generali sul dispositivo alle info locali, dal commercio alla navigazione e così via. Siri ha usato soprattutto Bing e Apple Maps, per il 4% dei casi ha risposto direttamente e per il 3% ha usato Google per un totale di 84% di risposte corrette per una valutazione complessiva di B-. Google Now ha fatto meglio visto che è salito a 86% con un voto B. Uno scarto minimo, ma con una crescita netta dall’anno scorso quando Siri aveva risposto bene all’83% e Now all’81%
Google Now ha imparato a parlare in italiano dall’aprile 2013: il software ufficiale dedicato a Android che funge da assistente vocale evoluto ha potuto così finalmente mettersi a confronto – anche per noi – con Siri di Apple. Google ha diffuso l’aggiornamento che ha permesso un controllo completo del dispositivo – smartphone o tablet che sia – con la voce e senza mani né necessità di puntare lo sguardo verso il display. Che cosa fa Google Now? Permette la dettatura di un testo (e dunque, anche la lettura) in SMS, email, note, ecc… però si deve rivedere manualmente la punteggiatura. Apre le applicazioni, pubblica sui social network come Twitter e Facebook, crea eventi, imposta sveglie, chiama contatti cercando in rubrica e cerca informazioni sui locali commerciali nella zona oppure informazioni sul web.
Google Now era una delle novità più interessanti a livello software dell’aggiornamento Android 4.1 Jelly Bean, non è propriamente un assistente vocale come Apple Siri di iPhone 4s oppure S-Voice di Samsung quanto un modo più profondo e pieno di vivere la ricerca vocale. Insomma, è l’evoluzione di Voice Search alias Ricerca Vocale, introdotto circa due anni prima su Android sia per smartphone sia per tablet, per utilizzare la voce come strumento di immissione di testo e di “ordini”.
Google Now è stato ufficializzato con Android 4.1 Jelly Bean ossia l’aggiornamento del sistema operativo di Google dell’estate 2014. Non si tratta di un minor update di Ice Cream Sandwich come molti avevano subito affermato analizzando anche il codice numerico distintivo, ma un upgrade importante, con diverse novità. Tra queste, appunto, Google Now, che porta la ricerca vocale verso un livello tutto nuovo. Cosa offre Google Now? Come suggerisce il nome stesso, si propone di dare risposte precise e immediate comprendendo ciò che l’utente chiede e pronuncia nel microfono. Inoltre permette di tornare indietro nelle ricerche aprendo le “card” precedenti. Quali sono le funzionalità offerte dalla ricerca via Google Now? Si parte dalle info in tempo reale ad esempio sul traffico che si incontrerà per strada (e dunque per cambiare percorso aggirando ingorghi o incidenti) fino alle previsioni meteo sul tempo che attenderà in giornata. Si potranno conoscere orari e ritardi di voli aerei fino agli ultimi risultati sportivi della propria specialità preferita. Google Now suggerisce anche locali commerciali, ristoranti e bar oltre che punti di interesse. Infine si dedica anche alla conversione di valute e ai fusi orari.
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