Mancano ormai poco più di due mesi all’uscita di Dark Souls 3 e siamo pronti a darvi un’infarinatura generale delle novità e dei cambiamenti apportati a questo capitolo di una delle serie più appassionanti ed impegnative che il medium videoludico abbia mai visto. Possiamo ormai dirlo senza timore di essere linciati che Dark Souls 2, sia l’edizione base che Scholar of the First Sin, sia stato un capitolo di transizione della serie a causa della mancanza, durante lo sviluppo, del maestro Hidetaka Miyazaki, troppo impegnato nel frattempo a caratterizzare Bloodborne sin nei minimi dettagli, ma ora la musica cambierà poiché Miyazaki-san in persona ha preso in mano le redini dello sviluppo di questo terzo capitolo, promettendo di correggere tutto ciò che di sbagliato sia stato fatto in passato.
A colpo d’occhio, Dark Souls 3 ricorda Bloodborne in maniera, a tratti, morbosa: l’ambientazione gotica presentata nei video mostrati fino ad ora, non ci dispiace affatto, ma se fosse stata leggermente diversa da quella dell’esclusiva Ps4 ci sarebbe dispiaciuto ancora meno. Un gradito ritorno, direttamente da Demon’s Souls, capostipite della serie esclusiva per Ps3, è la barra del mana: al contrario dei precedenti due capitoli, il numero di magie e miracoli utilizzabili non sarà mostrato sotto forma di numero, ma ci sarà un’apposita barra che potrà essere ricaricata tramite una specifica Fiaschetta di colore azzurro, simile alla Fiaschetta Estus, tanto amata dai giocatori.
FROM SOFTWARE ha di recente confermato che il teletrasporto tra i falò scoperti sarà disponibile sin dal livello 1 e che i nemici, al contrario di Dark Souls 2, potranno rinascere sulla mappa infinite volte così da permettere del farming, qualora il giocatore lo desiderasse. Lo stile di gioco che abbiamo visto nella beta di qualche mese fa è stato cambiato: i movimenti del personaggio sono stati resi molto più lenti, così da evitare somiglianze con i gameplay di Bloodborne, ma il modo in cui due giocatori potranno cooperare in una partita sarà gestito come in quest’ultimo titolo menzionato, contando come unico vincolo da rispettare il Soul Level.
Sarà possibile riassegnare i punti delle caratteristiche, ma solo dopo aver soddisfatto alcune condizioni non meglio specificate e la personalizzazione del proprio avatar potrà essere fatta solo una volta, come in Dark Souls. La cosa che più ci ha fatto sorridere, però, è il fatto che il giocatore potrà equipaggiare fino a 6 armi alla volta (3 slot per mano), cosa che apre le porte ad un’infinità di possibilità di gameplay e che in Dark Souls 2 ci aveva davvero appassionato. Per ultima, ma non ultima, la Lore: il gioco sarà un sequel diretto di Dark Souls 2, per cui gli eventi narrati seguiranno quelli già illustrati da FROM SOFTWARE, ma con le dovute modifiche e correzioni apportate da Miyazaki in persona.
Dark Souls 3 sarà disponibile dal 12 Aprile per Xbox One, Ps4 e Pc e con i dettagli che sono stati divulgati di recente, la voglia di provare questo titolo sta davvero salendo a dismisura, soprattutto perché gli errori presenti in Dark Souls 2 saranno rivisti e corretti. Speriamo solo che FROM SOFTWARE non abbia voglia di creare un Bloodborne 2.0 vista l’enorme e meritata fortuna dell’esclusiva Ps4: la serie Souls conta determinate caratteristiche che la contraddistinguono e crediamo fermamente che debbano restare tali.