Ce l’abbiamo sotto i piedi, spesso la calpestiamo eppure è una grandissima risorsa sottosfruttata. Coltivare la terra per far ripartire l’Italia: inizia da qui il progetto Land2Lend, una piattaforma di “crowdfarming” dove un disoccupato e un proprietario terriero possono incontrarsi per far fruttare, letteralmente, un terreno incolto e inutilizzato. Un modo anche di “mappare” la situazione agricola italiana e per ridare valore a colture ormai in decadenza.
Il lavoro in Italia manca, ma non mancano, invece, terreni da coltivare oppure disoccupati a cui trovare un impiego quotidiani. A unire questi due aspetti del nostro territorio ci hanno pensato due pugliesi, Tommaso Romagno e Donato Macario, che hanno ideato la piattaforma Land2Lend, letteralmente “terreni da dare in prestito”. L’iniziativa è molto semplice e mira a istituire una piattaforma di crowdfunding, anche se loro preferiscono definirlo “crowdfarming“, al fine di incentivare la coltivazione, riprendere terreni ancora in buono stato ma in disuso e incentivare la produzione propria di cibo.
Ciò è possibile in vari modi. Ad esempio, un proprietario di un terreno non coltivato può dare libero accesso ad altre persone, in una modalità chiamata “crowdfunding reward based”. Come “premio”, il proprietario avrà gratuitamente tutti i frutti della sua terra, verdura e frutta fresca di giornata; dall’altra parte, molte persone potranno lavorare ogni giorno, portare a casa viveri di indubbia utilità e, per gli eccessi, di guadagnare qualcosa dai mercatini ortofrutticoli. Funziona anche al contrario: un disoccupato, oppure qualcuno interessato all’attività contadina, può segnalare la sua disponibilità a lavorare la terra di qualcun altro. Una rivoluzione agricola 2.0, che passa dalla condivisione dei terreni, sia per quanto riguarda il web che per il territorio stesso, delle forze e dell’impegno produttivo.
Un modo per rivalorizzare anche alcune colture che si stavano perdendo, come la carota rossa di Polignano. Land2Lend è un buon modo di far ripartire l’Italia coltivando la terra, un bene prezioso che negli ultimi anni, alla luce della crisi del lavoro tradizionale, sta tornando in voga come modalità equilibrata per unire lavoro, stile di vita e tranquillità. “Facciamo fruttare i terreni abbandonati” è il motto dell’iniziativa, da cui si può accedere tramite il sito ufficiale. Per il momento il progetto è in fase beta, ma siamo certi che non mancherà l’interesse verso un’iniziativa ecologica, produttiva ed economicamente intrigante.