La luce viaggia alla velocità di 299mila km al secondo circa, infatti impiega un battito di ciglia dalla Terra alla Luna e otto minuti dalla superficie del Sole al nostro pianeta. Se ipoteticamente partissimo proprio dalla nostra stella e arrivassimo a 800 milioni di chilometri di distanza, oltre Giove viaggiando con un’astronave che si muove proprio alla velocità della luce? È questa la prova artistica alla quale si sono sottoposti una serie di creativi come l’animatore Alphonse Swinehart insieme a Steve Reich e Eighth Blackbird per quanto riguarda la parte musicale. Dura 45 minuti (ma si può “skippare” utilizzando le indicazioni in alto a destra) per incontrare Mercurio, Venere, la nostra Terra con la Luna, alcuni asteroidi, Marte e infine Giove coi suoi satelliti principali.
Ecco il filmato, se avete pazienza e passione allora mettete subito il full screen e premete play!
Un Pianeta di Diamanti: è questo l’epiteto affibbiato all’altrimenti anonimo 55 Cancri e. D’altra parte è questa la particolarità dell’eccezionale scoperta messa a segno da un gruppo di ricercatori franco-americani, che hanno analizzato i dati forniti dal telescopio spaziale Spitzer. Individuato per la prima volta nel 2004, il pianeta fatto di diamanti orbita intorno alla stella 55 Cancri, nella costellazione del Cancro, appunto. E’ stato calcolato che questo grosso abnorme “solitario”, vero e proprio tesoro della Via Lattea, vanti una massa otto volte quella della nostra Terra, di cui un terzo composto proprio di prezioso diamante. Peccato sia distante 40 anni luce da noi. L’incredibile 55 Cancri e non è il primo astro con materiali preziosi individuato perché abbiamo già sentito di asteroidi con oro, argento e addirittura platino, comete con minerali rari, l’elio-3 sulla Luna (secondo alcuni “carburante” del futuro) e giacimenti immensi su satelliti o corpi celesti. Senza dimenticarci di Nettuno: una laureanda in fisica dell’Università di Berkeley ha recentemente ipotizzato un fenomeno davvero suggestivo: sul pianeta piovono diamanti, appunto formazioni purissime di carbonio iridescente.
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Ma questo nuovo pianeta di diamanti sta scaldando il web che già si diverte a immaginarlo (vedi gallery) già tutto intagliato con sfaccettature perfette e brillantissime, come forgiato da un immenso orafo. In realtà, lo spesso strato di diamante è sotterraneo, protetto da una superficie di dura grafite. Inoltre il pianeta, pur così grosso, ruota intorno al suo sole in appena 18 ore quando il nostro anno dura 365 giorni. Lusso e velocità, dunque, per l’astro raccontato da Nikku Madhusudhan della Yale University che ha pubblicato recentemente un approfondimento sulla rivista Astrophysical Journal Letters. Ok, ma come hanno fatto gli scienziati a poter “vedere” i diamanti? A 40 anni luce di distanza è pressoché impossibile individuare a vista alcunché, tuttavia la scoperta, come spesso accade in ambito astrofisico, è teorica. Grazie al telescopio Spitzer e alla sua capacità di rilevare le radiazioni è stato calcolato che la stella madre fosse ricca di carbonio dunque la formazione del pianeta (che deriva dalla stessa “nube”) avrebbe necessariamente “subito” un trattamento “diamantifero” producendo anche ingenti quantità di carburo di silicio. Qualche magnate proverà a raggiungerlo? Attualmente non disponiamo delle tecnologie necessarie e, anche avendole, si dovrebbe combattere contro una temperatura superficiale di oltre 1000 gradi. Ma poi, tutto quel diamante, dove lo metteremmo?
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