YouTube abbandona definitivamente Flash Player sposando in pieno la causa HTML5 anche su Web, dopo averla già adottata da tempo per la piattaforma mobile. Una decisione che per l’utente non comporterà alcun cambiamento dato che continuerà a fruire dei video nello stesso modo di prima, ma che per il web consente di alleggerire il tutto e ingranare più marce. Prima di tutto armonizza i tantissimi formati di video caricati, consente di ottimizzare le prestazioni per lo streaming aumentando l’adattabilità in base alla velocità di connessione di ogni singolo visitatore. Si supera così l’ultimo limite che manteneva in vita il flash ossia l’Adaptive Bitrate (ABR) che prima era un blocco, ma che ora è stato implementato riducendo della metà il buffering. Ultimo, ma non per importanza, il supporto codec V9 per ottimizzare ancora di più la banda. Steve Jobs l’aveva detto.
YouTube utilizzerà dunque da oggi l’HTML5 per i video in streaming su tutti i browser di ultima generazione a partire da quello di casa ossia Chrome, per passare a Internet Explorer 11, Safari 8 e Firefox versioni beta. Adobe diventava artefice del proprio destino e staccava la spina da Flash Mobile, la tecnologia tanto discussa per i contenuti complessi fruibili soprattutto in mobilità nel lontano – tecnologicamente parlando – novembre 2011. Con un comunicato ufficiale arrivato a termine di una giornata pregna di rumors, la società confermava: “HTML5 è la migliore soluzione per la realizzazione e la distribuzione dei contenuti web“. Si andava così al passaggio di standard, con la detronizzazione del flash in favore di HTML5 ormai già lanciato verso un futuro rigoglioso, grazie al supporto pieno di tutte le grandi società hardware e software. Chissà cosa ne avrebbe pensato Steve Jobs di questa decisione? Nel precedente Aprile 2010, Steve Jobs pubblicò una lettera aperta contro Flash, come spiegazione della propria crociata personale a combattere lo standard. Singnificativo l’ultimo passaggio, un vero vaticinio: “Nuovi standard aperti sono stati realizzati durante l’era mobile, come HTML5, che vincerà sui dispositivi mobile. Forse Adobe dovrebbe concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di HTML5 in futuro, invece che criticare Apple per aver lasciato il passato indietro“.
A posteriori, si è verificato proprio ciò che Steve aveva profetizzato. E non era stato certo il solo. Adobe non abbandonerà del tutto la tecnologia Flash che proseguirà a vivere grazie alle applicazioni realizzate nativamente ad Adobe Air. Proseguirà l’assistenza con aggiornamenti soprattutto in merito alla sicurezza. Questa decisione è stata senza dubbio dolorosa e aveva comportato anche il licenziamento di ben 750 dipendenti, tranciati da questa rivoluzione e ristrutturazione aziendale. Il futuro, anzi il presente è ormai rivolto a HTML5 e ai suoi sviluppi pratici. Anche Firefox OS ne ha fatto un fondamentale.
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