Dopo essersi ampliata nella maggior parte dei segmenti commerciali legati all’elettronica di consumo, Xiaomi è pronta a presentare il suo primo laptop. Secondo le indiscrezioni, potrebbe essere basato sia su Windows che su una distribuzione personalizzata di Linux. Una delle versioni che potrebbe essere proposta integrerebbe un chip Intel Core i7 e 16 GB di RAM, in grado di rivaleggiare con le proposte più costose di Apple, Microsoft e Lenovo.
Xiaomi sarebbe pronta a commercializzare il suo primo laptop. Stando alle ultime indiscrezioni provenienti dalla Cina, l’amministratore delegato Lei Jun e soci avrebbero in serbo la grande sorpresa già a gennaio, nel corso dell’evento di metà mese che si terrà al National Convention Center di Pechino. Come già la linea di smartphone e tablet Mi, è probabile che il suo primo laptop, il cui nome è al momento ignoto, possa riprendere alcune linee estetiche care ai Macbook Air di Apple, una compagnia verso cui la società non ha mai nascosto di ispirarsi. Dopo smartphone, tablet, purificatori d’aria, smartband, ultrabatterie e dispositivi para-sanitari, Xiaomi si butta in uno dei pochi segmenti commerciali che le manca.
Le specifiche tecniche del primo laptop Xiaomi sarebbero di altissimo livello secondo quanto trapelato: un processore Intel Core i7-4500U (Haswell), 16 GB di memoria RAM, uno schermo a risoluzione Full HD da 15 pollici. Il tutto a un prezzo non superiore ai 500 dollari. Per quanto Xiaomi abbia fatto gran carriera proponendo dispositivo a prezzo quasi di produzione, è difficile credere che una simile configurazione hardware possa essere venduta a un costo così basso vista la qualità dei componenti. Più credibile, invece, che questa configurazione, se fosse confermata, sia l’offerta di fascia alta e che la versione da 500 dollari sia dotata di un processore di fascia media e 4 GB di RAM.
C’è molta incertezza anche per quanto riguarda il sistema operativo che integrerebbe il primo laptop di Xiaomi. Potrebbe utilizzare Windows, una scelta facile e popolare, oppure personalizzare il kernel Linux per realizzare una distribuzione open-source con caratteristiche simili alla MIUI per Android. Il velo verrà tolto il 15 gennaio.