WhatsApp bloccato in Inghilterra?

Finito WhatsApp per l’Inghilterra? E’ lo scenario davanti al quale i nostri amici d’oltre manica potrebbero trovarsi di fronte. Non solo il gigante comprato da Facebook: in effetti si parla anche della rimozione di Snapchat e iMessage. Perché? Per il fatto che i contenuti che vengono scambiati non possono essere intercettati. Secondo il primo ministro britannico, David Cameron, queste applicazioni consentirebbero a gruppi terroristici di poter comunicare tra di loro liberamente e senza essere mai intercettati, in modo da organizzare nuovi attacchi come quelli verificatisi alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. E in un clima teso in cui la parola “terrorismo” è sempre più presente, questa iniziativa potrebbe non essere solamente un rumor.

Forse non molti lo sapranno ma con iMessage, il servizio di messaggistica gratuito messo a disposizione da Apple, il gigante con la Mela non ha accesso agli scambi di messaggi avvenuti tra gli utenti. Stessa cosa per quanto riguarda WhatsApp che, attraverso l’uso di un algoritmo che cripta i testi sino alla destinazione, non fa filtrare una parola. Da questo capiamo le preoccupazioni del premier inglese il quale, qualora venisse rieletto, avrebbe intenzione di vietare queste applicazioni tanto in voga in tutto il mondo. Queste le parole di Cameron: “Possiamo permettere che esista un mezzo di comunicazione impossibile da leggere anche se c’è un mandato del giudice? No, la mia risposta è che non possiamo.”

In realtà una soluzione ci sarebbe per non abolire definitivamente e drasticamente questi servizi di messaggistica in Inghilterra. I piani alti delle rispettive aziende potrebbero in effetti fornire una backdoor (ingresso di sicurezza) per accedere alle conversazioni e recuperare dati sensibili qualora ce ne fosse bisogno. Ad esempio in caso di pericolo o se un’attività terroristica all’opera viene sospettata.

Dopo quello successo alla sede di Charlie Hebdo in pieno centro di Parigi, la paura è ancora molto elevata tra la popolazione. Questo fatto potrebbe portare ad un controllo ancora più rigoroso e severo nel campo dell’informatica. David Cameron ha poi concluso il suo discorso pronunciando le seguenti parole: “Gli attacchi terroristici hanno dimostrato la gravità della minaccia che affrontiamo e la necessità di fornire alle nostre agenzie di intelligence e sicurezza i mezzi per garantire la sicurezza dei cittadini.” Sperando che non si tratti dell’ennesimo pretesto per mettere a repentaglio la privacy degli utenti che ultimamente sembra scomparire sempre più.

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